Ticino
Attenzione alle zone a traffico limitato in Italia
Attenzione alle zone a traffico limitato in Italia
Attenzione alle zone a traffico limitato in Italia
Redazione
8 anni fa
Il TCS mette in guardia gli automobilisti: "Possono causare onerosi problemi a chi non è informato"

Le Zone a Traffico Limitato (ZTL) furono introdotte per contrastare l’inquinamento e per rendere più vivibili i centri storici. L’Italia è una delle mete preferite dagli svizzeri e conta oltre 5'000 ZTL che spesso causano "onerosi problemi a chi non è informato e a chi vi accede inavvertitamente". Per questo motivo il TCS, tramite un comunicato stampa, mette in guardia gli automobilisti sui possibili disagi a cui si può andare incontro.

"La zona a traffico limitato" spiega il TCS, "è un’area, all’interno del centro urbano, nella quale di regola non è possibile accedere e circolare se non a piedi o in bicicletta. Le ZTL le troviamo ovunque: nelle metropoli, nelle città d’arte o in sperduti paesi di campagna o di montagna. È delimitata da una serie di “porte di accesso” che, oltre ad essere segnalate da appositi cartelli stradali, sono controllate da impianti telematici che rilevano automaticamente le targhe di tutti i veicoli che vi transitano".

I tipi di ZTL sono tre: con pedaggio (solo Milano Area C); con abbonamento (residenti ed esercenti pagano se vogliono entrare e parcheggiare oltre certi limiti, come per esempio a Roma) e tradizionali (transito vietato, tranne per residenti, ma spesso vi sono limitazioni anche per loro).

Per il turista-automobilista che desidera soggiornare in un albergo all’interno di una ZTL, deve preventivamente informarsi presso l’albergatore per ottenere il permesso di accesso temporaneo. "La validità del permesso, le modalità d’accesso e gli orari possono variare da città a città. Nella maggioranza dei casi, durante il soggiorno, l’auto deve rimanere parcheggiata in un’autorimessa commerciale o privata dell’albergo, altrimenti dev’essere lasciata al di fuori della ZTL".

Come detto, è facile attraversare inavvertitamente anche più volte una ZTL e incappare così in più contravvenzioni. "Lo sanno bene anche molti automobilisti svizzeri che, per disattenzione o mancata informazione, sono stati multati per accesso o transito non autorizzato nelle ZTL per una o più volte". E queste sono difficilmente contestabili, avverte il TCS, che cita l'esempio di un turista del Canton Vaud in visita a Pisa: "Nell’intento di posteggiare in centro, è entrato per tre volte, in brevissimo tempo, in una ZTL. Al suo rientro in Svizzera gli sono state intimate tre multe. Ha chiesto quindi ad ASSISTA-TCS di far ricorso dichiarandosi disponibile a pagare una sola multa. La risposta è stata lapidaria. Infatti, la Corte di Cassazione ha sentenziato, proprio sulla fattispecie, che nel caso di più infrazioni alla medesima norma, anche se le violazioni sono state commesse in tempi ravvicinati e sono della stessa natura, devono essere inflitte e pagate tante sanzioni quante le contravvenzioni commesse".

Prima di mettersi in viaggio, il TCS invita quindi a consultare le informazioni turistiche sul sito www.tcs.ch, oppure scaricare l'app “ZTL Italia” che funziona come un navigatore. Se invece si vuole consultare personalmente una zona per verificare quante ZTL s’incontrano, si può farlo facilmente con uno zoom sulla mappa e cliccando sul dettaglio dei varchi.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata