Ticino
"Atti preparatori punibili di rapina": condannati
©Chiara Zocchetti
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Redazione
4 ore fa
Tre uomini fermati a Chiasso e diretti a Vaduz con pistole scacciacani e passamontagna sono stai condannati dal giudice Siro Quadri.

Una condanna a 26 mesi di carcere, sei dei quali da espiare e il resto sospeso condizionalmente per 4 anni, a cui si aggiunge l’espulsione dalla Svizzera per sette anni. È la pena decisa dal giudice Siro Quadri nei confronti di un cittadino italiano di 76 anni e di due correi, anch’essi italiani, di 67 e 34 anni, per i reati di atti preparatori punibili di rapina e ripetuta infrazione alla Legge federale sulle armi e sulle munizioni. Lo riferisce il Corriere del Ticino.

I fatti

A inizio maggio i tre hanno noleggiato una macchina e si sono diretti in Svizzera. Durante un controllo di routine eseguito alla dogana di Chiasso, nell’automobile sono state rinvenute tre pistole scacciacani, passamontagna e berretti. Rispondendo ai chiarimenti chiesti per la presenza di tale materiale, il 76enne ha semplicemente risposto: “Volevamo fare una rapina”. L’obiettivo del terzetto sarebbe stato un imprenditore a Vaduz.

I precedenti

Il 76enne, riferisce sempre il foglio di Muzzano, avrebbe compiuto più rapine nel corso della sua vita, e trascorso 40 anni in carcere. A suo dire, il denaro ottenuto tramite i colpi messi a segno sarebbe servito per un orfanotrofio da lui stesso creato in Brasile tanti anni fa.