Natura
Aurora boreale, Ramelli: "Una manifestazione spettacolare delle tempeste solari"
Lettore Ticinonews
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Redazione
3 ore fa
Dalle rocce blu su Marte parliamo ora di un altro colore: il rosso. Questo perché ieri sera il cielo sopra il Ticino, ma anche altre in parti del Paese e dell’Europa, si è tinto con pennellate rosse dovute all’aurora boreale. Ticinonews ne ha parlato con il vicedirettore dell’Istituto ricerche solari Aldo e Cele Daccò.

Ieri sera i ticinesi, ma non solo, hanno alzato gli occhi al cielo per godersi di uno spettacolo tanto inusuale quanto affascinante, quello dell’aurora boreale. Per comprendere questo fenomeno, ne abbiamo parlato con Renzo Ramelli, vicedirettore dell’Istituto ricerche solari Aldo e Cele Daccò. “Il sole segue un ciclo di 12 anni e attualmente il sole si trova alla sua massima attività solare”. In questo periodo – prosegue Ramelli – ci sono quindi delle zone in cui si crea un intenso e complesso campo magnetico, all’interno del quale si generano queste eruzioni solari. “C’è inoltre la possibilità che vengano accelerate delle particelle cariche, in particolare protoni ed elettroni, che riescono a penetrare e collidere con l’atmosfera terrestre. In queste collisioni gli atomi e le molecole presenti nella nostra atmosfera si eccitano e generano questa luminescenza diffusa”.

Il colore rosso va ricondotto alle molecole d’ossigeno

È quindi la massima attività solare a provocare in questi mesi fenomeni come quello di ieri, in cui il cielo era particolarmente rosso. “Il colore dipende dalla molecola che viene eccitata. In questo caso, le aurore osservate dal Ticino erano soprattutto di colore rosso perché a essere eccitate sono state le molecole dell’ossigeno”.

Un fenomeno sempre più raro

Nei prossimi anni calerà l’attività solare e diventerà sempre più raro vederle, fino al prossimo aumento dell’attività tra 11 anni. Oltre allo spettacolo incredibile da vedere e fotografare, non bisogna però dimenticare che le tempeste solari che provocano le aurore boreali portano con sé anche qualche effetto negativo. “Le aurore sono solo una delle manifestazioni di queste tempeste, penso quella più bella e spettacolare. Tuttavia, le tempeste solari provocano anche possibili disturbi”. Ramelli ha citato grossi blackout avvenuti in passato, così come disturbi alle trasmissioni radio e alla navigazione satellitare. “In questo caso i satelliti vengono danneggiati. Quindi al giorno d’oggi diventa importante poter aumentare le nostre capacità predittive nell’ambito di questi fenomeni per eventualmente prendere delle misure adeguate per proteggere i nostri strumenti tecnologici”, ha concluso il vicedirettore dell’Istituto.