Caso Bally
Badaracco: “Non escludiamo di vendere Villa Heleneum”
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
5 mesi fa
Il Capodicastero Cultura della Città di Lugano sulla chiusura della Fondazione Bally: "Sconcertati e delusi". Lunedì l'incontro fra Municipio e il nuovo Ceo dell'azienda. Sul futuro della Villa a Castagnola: "Personalmente aprirei un nuovo concorso pubblico".

Torniamo a parlare del caso Bally dopo la chiusura della Fondazione annunciata ieri con il taglio di tre posti di lavoro fissi e di una decina di collaboratori a percentuale. Il Capodicastero Cultura di Lugano, Roberto Badaracco, risponde alle domande di Ticinonews anche per quanto riguarda le sorti della sede della Fondazione, Villa Heleneum a Castagnola, di proprietà della Città.

Lunedì l'incontro fra Bally e Municipio

"Siamo sconcertati e anche un po’ delusi rispetto a quello che che era il progetto iniziale - precisa Badaracco - Su richiesta di Bally, abbiamo concordato un appuntamento per lunedì con il sottoscritto e il sindaco per fare il punto della situazione con il nuovo Ceo".

Vendere la Villa per ridurre il disavanzo della Città?

Ma quali sono quindi gli scenari possibili? Secondo Badaracco, "per cinque anni" Bally sarebbe obbligata a "pagare un'indennità d'affitto". Ma a questo punto sia l'azienda sia il Municipio devono decidere quale strada intraprendere: "A suo tempo c'era anche l'ipotesi della vendita di Villa Heleneum. Non si può escludere visto quanto è successo in queste ultime settimane e mesi con il preventivo" della Città di Lugano.

Un nuovo concorso pubblico

Se Bally dovesse farsi da parte e liberare gli spazi di Villa Heleneum, "la mia opinione personale è che sarebbe più giusto aprire un concorso pubblico dove qualsiasi ente o istituto o persona fisica possa partecipare e proporre un progetto. A me piacerebbe, come responsabile della cultura, che sia un progetto culturale, innovativo o comunque che porti un valore aggiunto".