Ticino
Bagnanti, attenzione allo shock termico
Bagnanti, attenzione allo shock termico
Bagnanti, attenzione allo shock termico
Redazione
6 anni fa
Troppo spesso sottovalutare un tuffo nell’acqua fredda può avere conseguenze fatali

Con le temperature estive, specie quelle da record registrate negli ultimi giorni, la voglia di tuffarsi nelle fresche acque dei laghi e dei fiumi ticinesi si risveglia in molti di noi. Purtroppo però, come non si stancano mai di ricordare le mamme di tutto il mondo “l’acqua è pericolosa”, e non solo per chi non sa nuotare, anzi.

È sufficiente consultare i tanti, troppi articoli pubblicati ogni estate dai media per rendersi conto che sottovalutare i numerosi rischi legati all’acqua può avere conseguenze fatali. E il 2019, purtroppo, non fa eccezione. Dal Lago Maggiore, al fiume Aare, dal mare dell’Isola d’Elba al Lago di Como, dove negli scorsi giorni ha trovato la morte la calciatrice dello Young Boys e della Nazionale svizzera Florijana Ismaili, sono stati purtroppo molti i bagnanti che hanno perso la vita anche questa estate.

Uno dei rischi maggiori che un tuffo improvviso nell’acqua fredda può comportare è lo shock termico. Ma di che cosa si tratta esattamente? Ce lo spiega la dr.ssa Martine Bouvier Gallacchi, presidente del Gruppo operativo salute ambiente (GOSA).

"Un rischio facilmente evitabile"Lo shock termico o idrocuzione è provocato da una differenza importante e improvvisa tra la temperatura dell’acqua e quella del corpo che si immerge bruscamente in acqua, specialmente quando è fredda. Si verifica soprattutto all’inizio della stagione estiva.

Quali possono essere le conseguenze di uno shock termico?Per effetto del caldo i vasi sanguigni si dilatano e quando la pelle entra in contatto con l’acqua fredda si contraggono. Questa vasocostrizione a sua volta provoca una perdita di coscienza con possibile arresto respiratorio e/o cardiaco. Il fatto che il collasso si verifichi il più delle volte quando la persona è ancora in acqua fa si che molto spesso la diretta conseguenza è un decesso per annegamento.

Quali quindi le raccomandazioni ai bagnanti?Il consiglio è quello di non tuffarsi o immergersi rapidamente in acqua se si è stati a lungo sotto il sole, specie se l’acqua è molto fredda. Meglio farsi una doccia oppure entrare lentamente in acqua. Bisogna inoltre evitare di fare il bagno dopo l’assunzione di alcol o dopo aver consumato pasti particolarmente abbondanti. Particolarmente a rischio sono le persone affette da problemi cardiavascolari, le persone anziane per le difficoltà di adattamento al cambiamento termico e i bambini per la loro difficoltà a percepire i rischi.

Maggiori informazioni consigli per i bagnati sono disponibili anche sul sito della campagna cantonale Acque sicure

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