Sarà, ma la cara vecchia festa della Befana pare in Ticino non trovare più grande successo. Tacciata persino di oscurare l’imponente figura dei Re Magi, venerati sin dagli albori del cristianesimo. Proprio questi ultimi, erano anni addietro il vero simbolo per la ricorrenza dell’Epifania. La Befana pare infatti essere giunta oltre confine solo grazie (o a causa) dei lavoratori italiani.I bambini ticinesi una volta usavano preparare dei cestini con il fieno e con il sale per i cammelli dei Re Magi. Ora invece sono proprio loro ad attendere golosità dalla vecchietta in arrivo sulla scopa. La Befana per qualcuno è il frutto di operazioni pubblicitarie dettate da esigenze commerciali, sviluppatesi già nel periodo fascista italiano. Anche se in Ticino simboli femminili analoghi erano già presenti: tornavano dal regno dei morti dispensando doni e annunciavano l'inizio del Carnevale.Che si tratti di una manovra di marketing o meno, dovuta anche a un possibile indebolimento culturale negli anni, oggi sono tanti i bambini che attenderanno doni o calze stracolme di dolci, sotto il letto, sui camini o nelle piazze, perché no, con qualche "atterraggio" sorprendente.

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