Il conto alla rovescia per i ghiacciai svizzeri è iniziato da tempo, ma per alcuni, e questo è il caso del Basodino, siamo agli sgoccioli.
“Quest’estate si è ritirato di 4.5 metri. Rischia di sparire tra 5 anni”
Il caldo certo non aiuta, così come la mancanza di precipitazioni nevose che espongono il ghiaccio al caldo, facendolo sciogliere prima. “Quest’estate il ghiacciaio si è ritirato di 4.5 metri, un metro al mese”, spiega a Ticinonews Giovanni Kappenberger, glaciologo. “Ad influire sullo scioglimento della coltre di ghiaccio, oltre alle calde e lunghe estati, anche gli inverni secchi. Se anche in future le condizioni meteorologiche saranno queste il ghiacciaio del Basodino rischia di sparire tra 5 anni”, ha spiegato l’esperto.
Quelle “isole” che accelerano lo scioglimento
Ad accelerare lo scioglimento del Basodino anche le rocce che puntano in mezzo al ghiacciaio. Problema per molti ghiacciai del mondo. Queste “isole”, infatti, “accumulano calore e lo trasmettono al ghiaccio, facendolo sciogliere più in fretta”, racconta Kappenberger. A questo, si legge sul comunicato stampa dell’Accademia svizzera di scienze naturali, “si aggiunge l’abbondante sabbia sahariana arrivata tra marzo e maggio. Con la sua deposizione, la neve ha assorbito maggiori quantità di energia solare e si è sciolta più rapidamente. Questo ha fatto perdere ai ghiacciai lo strato protettivo dato dal manto nevoso già a inizio estate. Il caldo incessante da maggio a inizio settembre ha poi decimato il ghiaccio presente.”