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Basta spoofing, Dell'Era: "Blocchiamo un milione di chiamate al mese"
Redazione
un giorno fa
Il Consiglio Nazionale ha adottato ieri una mozione per imporre ai gestori telefonici maggiori misure contro lo spoofing, ossia l’utilizzo da parte di criminali di numeri di telefono svizzeri. Un fenomeno in continua crescita. “Una richiesta lecita, già oggi blocchiamo un milione di chiamate al mese”, commenta Swisscom.

Il telefono squilla, è un numero svizzero, un classico numero di cellulare. Per esempio uno 079. Voi rispondete. Ma dall’altra parte c’è una voce registrata che si spaccia per una presunta polizia federale o l’ennesimo servizio di ottimizzazione sanitaria che vi farà risparmiare così tanto da farvi dimenticare per sempre gli aumenti dei premi di cassa malati. Uno dei principali fattori che, purtroppo, fanno rispondere con fiducia, è il numero del chiamante. Ma un prefisso così comune come lo 079 potrebbe essere una telefonata di lavoro, un amico che ha cambiato numero o, chi lo sa, una chiamata da non perdere. E invece si chiama “Spoofing”. Un raggiro tecnologico che permette a chiunque, da qualunque angolo del globo, di spacciarsi per chi non è sullo schermo del vostro telefono. È ora di cambiare. Lo è per il Consiglio Nazionale, che ieri ha adottato una mozione del deputato Martin Candinas che chiede che i gestori telefonici siano obbligati a combattere attivamente questo fastidioso - ma anche pericoloso - fenomeno. Ora il testo dovrà passare agli Stati, ma con il Consiglio federale che sostiene la mozione, sembra una formalità. E anche dalla parte dei gestori telefonici c’è apertura. “Questa è una richiesta sicuramente legittima, che prendiamo molto seriamente”, ci ha confermato Stefano Dell’Era, delegato Public Affairs & Media Relations per la Regione Sud di Swisscom, spiegandoci che verrà valutata con i loro servizi competenti.

Swisscom, bloccate 1 milione di chiamate al mese

Lo spoofing è un problema internazionale, “con il quale tutti i fornitori di servizi telefonici sono confrontati e con cui lottano. Può essere paragonato a quello che è il phishing con lo spam nelle email”. Già oggi, comunque, Swisscom e gli altri gestori hanno degli strumenti per combattere questo fenomeno e riescono ad arginare parte del problema. “Per motivi di sicurezza non rilasciamo informazioni sulle misure tecniche che impieghiamo per bloccare lo spoofing”, prosegue Dell’Era. “In ogni caso, abbiamo implementato - e continuiamo a farlo – diverse misure nella nostra rete. E le estendiamo continuamente per proteggere al meglio i nostri clienti”. La situazione viene quindi costantemente monitorata e le misure di difesa e protezione vengono adattate. “Per dare una cifra significativa, Swisscom blocca circa 1 milione di chiamate spoofing al mese”.

Strumenti criminali in continua evoluzione

Resta comunque un cantiere aperto, perché anche gli strumenti dei criminali evolvono continuamente. Il lato positivo è che solo rispondendo al telefono non può succedere niente di grave, l’importante è non fare ciò che chiede chi è all’altro capo della chiamata. “Noi raccomandiamo è di essere assolutamente prudenti. Se c’è una chiamata dubbia è bene terminarla subito. Noi chiediamo di non divulgare mai dati o informazioni sensibili, come ad esempio le password e i PIN. Swisscom, ad esempio, non chiede mai di installare software sul proprio smartphone o PC. Non forziamo in quel senso, quindi è già un segnale di allarme. Consigliamo anche di attivare il filtro delle chiamate – “call filter” – in modo da iniziare combattere il sistema di queste chiamate indesiderate, sia pubblicitarie che spoofing”, ha concluso Dell’Era