Ticino
Bellinzona: riapre il Prince's
Redazione
13 anni fa
Le prostitute al bar non ci sono. Ma presto in via Lodovico il Moro le luci rosse si riaccenderanno. Con un trucchetto...

Sembra una sorta di infinito braccio di ferro, quello in corso tra le autorità cantonali e comunali e i bordelli ticinesi. Lo scorso 22 di marzo, su sollecitazione delle autorità cittadine, la polizia aveva eseguito una mega retata al Prince’s Pub di di via Lodovico il Moro a Bellinzona, postribolo meglio noto come "Metropol". Un locale storico della movida a luci rosse. Tanto che oltre confine veniva indicato sui siti dedicati al fenomeno quale - citiamo - locale delle "gnocche low cost", visto che vi si poteva acquistare una prestazione sessuale completa per soli 50 franchi.Ebbene al momento del blitz nel locale erano presenti 41 ragazze (per saperne di più clicca qui). E nessuna di loro aveva il permesso per esercitare la prostituzione. Erano dunque state tutte denunciate alla magistratura per infrazione alla legge federale sugli stranieri e per esercizio illecito della prostituzione. I due gerenti del locale, dopo un lungo interrogatorio, erano invece stati denunciati per promovimento della prostituzione, infrazione alla legge federale sugli stranieri e esercizio illecito della prostituzione. A fine maggio il locale aveva poi chiuso i battenti. Spegnendo le luci rosse "spontaneamente", come avvenuto in queste ultime settimane in tanti altri postriboli ticinesi. Le ragazze in parte avevano lasciato il Ticino e in parte avevano trovato una sistemazione altrove. Poi - ieri - la sorpresa. In barba alle decisioni delle autorità comunali e pure all'inchiesta "Domino" contro la mafia a luci rosse coordinata dal procuratore generale John Noseda il Prince’s ha riaperto i battenti. Col “trucco”. Perché le prostitute al bar non ci sono. E nemmeno ci torneranno. Ma presto - è questione di giorni, ci confermano oggi dallo stesso Prince’s - al bar ci sarà una bacheca con le foto delle ragazze ed i loro numeri di telefonino. Le donnine aspetteranno insomma i potenziali clienti direttamente nelle camere. “Così è tutto legale”, ci dicono dal postribolo. Ora cosa succederà? I tanti postriboli ticinesi che hanno chiuso i battenti “spontaneamente” (per saperne di più clicca qui) riapriranno con la formula della bacheca con foto e numeri di telefono? Potrebbe anche succedere. joe.p.

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