I Consiglieri comunali di Lugano Sara Beretta Piccoli (PLR-PVL) Dario Petrini (Avanti con Ticino&Lavoro) interrogano il Municipio della Città per quanto riguarda la provenienza dell'elettricità fornita ai clienti.
Bollette AIL alla mano, i due firmatari fanno notare che nonostante Lugano sia stata insignita della certificazione "Città dell'energia" nel 2019 (titolo riconfermato nel 2023), "la percentuale di energia non rinnovabile non è diminuita negli ultimi quattro anni". Nel testo si precisa inoltre che il 38.85% di tutta l'energia fornita ai clienti AIL è di provenienza nucleare.
La strategia energetica 2050
"Dal 2007 - si legge nell'interpellanza - la politica energetica del Consiglio federale si fonda su quattro pilastri: efficienza energetica, energie rinnovabili, sostituzione e costruzione di nuove grandi centrali elettriche (anche centrali nucleari) e politica estera in materia energetica. Dopo la catastrofe nucleare di Fukushima, nel 2011, il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso l'abbandono graduale dell'energia nucleare. Questa decisione rende necessaria una trasformazione del sistema svizzero di approvvigionamento energetico". Alla luce di quanto esposto, Sara Beretta Piccoli e Dario Petrini chiedono al Municipio di Lugano le seguenti domande:
- Per quale motivo la percentuale dell'energia non rinnovabile, in particolare di energia nucleare, dichiarata da AIL non è diminuita negli ultimi 4 anni?
- Quali sono i piani per ridurre o eliminare gradualmente l'uso dell'energia nucleare nella produzione locale di elettricità?
- In che modo la cessazione dell'energia nucleare si allinea con gli obiettivi climatici della città?
- La cittadinanza sarà coinvolta nel processo decisionale relativo alla cessazione dell'uso dell'energia nucleare e nella definizione delle alternative energetiche?
- Da dove proviene l’energia nucleare fornita da AIL?