
Il progetto di una via Nassa più verde raccoglie il consenso dei principali stakeholders coinvolti. Ma cosa ne pensa il Municipio di Lugano? Per scoprirlo abbiamo interpellato il capodicastero Michele Bertini, che ci ha espresso la sua visione riguardo le intenzioni dei negozianti di via Nassa e su eventuali esborsi futuri da parte del Comune.
Signor Bertini, le piace l'idea di una via Nassa lussureggiante?
"Ho appreso la notizia dai giornali e sono cascato dalle nuvole. Non si tratta infatti di una proposta del Municipio. Personalmente, a prima vista, condivido l'opinione dell'architetto Fumagalli ma - prima di esprimermi definitivamente - desidero conoscere i contenuti dettagliati della proposta al fine di poter parlare con cognizione di causa. Da quello che ho potuto capire non si tratta ancora di un vero e proprio progetto ma di una proposta per presentare in modo differente via Nassa."
Le critiche sull'arredo urbano sono piovute pesantemente. Non teme un secondo caso?
"L'arredo urbano provvisorio è considerato inadeguato da molti e non ho mai fatto mistero di essere fra questi. Per questa ragione la Divisione Spazi Urbani (di cui Bertini è titolare ndr.) ha proposto un credito al Municipio, accettato recentemente dal Consiglio comunale, per intervenire in forma definitiva e con qualità nel comparto Contrada di Verla, Via Magatti, Via della Posta. Lavori che inizieranno a gennaio 2018. Evidentemente, dal mio punto di vista, bisogna evitare di fare lo stesso errore in altre zone della città."
I costi saranno divisi tra il pubblico e il privato?
"Ad oggi non c'è nessuna forma di coinvolgimento pubblico anche perché, ribadisco, si tratta di una proposta che non scaturisce dai Servizi cittadini. Qualora i proponenti presentassero al Municipio un progetto dettagliato l'esecutivo valuterà l'opportunità di un intervento simile, la fattibilità e il finanziamento."
LDA
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