
"Posso dire che abbiamo subito interrogato l'autista e che al momento la dinamica è tutt'altro che chiara" afferma il direttore delle Autolinee Bleniesi, Stefano Malingamba, a La Regione.
E in effetti la vicenda narrata oggi dal quotidiano bellinzonese ha qualcosa di incredibile. Un bambino di tre anni che frequenta l'Asilo Nord di Biasca è stato "dimenticato" per diverse ore su un bus in corsa tra il Borgo e Olivone.
L'episodio è avvenuto settimana scorsa. Il bimbo era salito come tutti i giorni sul bus, di una quarantina di posti a sedere, per recarsi all'asilo. Ma, giunto alla sua fermata, non è sceso. Ha continuato a viaggiare sul pullman che, dopo aver terminato il servizio di trasporto degli scolari, ha ripreso a scorrazzare per la Val di Blenio.
Il bimbo è stato infine ritrovato, tre ore dopo, da un ragazzo delle Medie di Acquarossa. Tra l'incredulità di tutti: all'accompagnatrice comunale, che provvede a far sedere i bambini ed allacciar loro le cinture di sicurezza, sarebbe quasi venuto un colpo al momento di apprendere l'accaduto.
Ma come è possibile che si sia lasciato che il fanciullo svanisse nel nulla per diverse ore? E come ha fatto il bambino a restare a bordo senza che nessuno se ne accorgesse? Si ipotizza che il piccolo allievo di Biasca, forse per gioco, si sia nascosto tra le ultime fila di sedili, rimanendoci invece di scendere al momento opportuno. Ma come ha fatto, poi, a restare lì almeno tre ore prima che qualcuno si accorgesse di lui?
La vicenda è ancora tutta da chiarire. Intanto le Autolinee Bleniesi hanno subito adottato degli accorgimenti, in collaborazione con la Scuola dell'infanzia, al fine di evitare il ripetersi di casi simili. D'ora in avanti si farà più attenzione nel far salire e scendere i bimbi, lasciando aperta una sola porta del pullman e contandoli due volte, al momento di prendere il posto e di lasciare il bus.
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