Ticino
Biglietterie FFS: "orari penalizzanti"
Redazione
13 anni fa
La riduzione degli orari di apertura delle biglietterie delle stazioni FFS non piace al personale. Lanciata una petizione

Dal 1° gennaio 2012, le FFS hanno deciso di posticipare dalle 6.20 alle 7.00 l’orario d’apertura mattutino e di anticipare la chiusura nei fine settimana alle 18.00 anziché le 19.00 della biglietteria di Bellinzona. Questa nuova limitazione non piace al personale FFS, il quale, tramite una nota stampa del sindacato del personale dei trasporti, a manifestato il suo disappunto.A tal proposito il personale ha lanciato una petizione che verrà consegnata prossimamente alle FFS. Con questo gesto si chiede di voler considerare le peculiarità del Canton Ticino ponendo fine alle restrizioni degli orari di apertura. "Il nostro Cantone non può essere considerato alla stessa stregua di una grande città dove i pendolari sono abituati ad acquistare il biglietto al distributore automatico. In Ticino il turista non vuole trovare delle biglietterie chiuse; questo non solo per l’acquisto del biglietto ma pure per un adeguata consulenza" si legge nel comunicato stampa."Nel caso dell’apertura mattutina posticipata di Bellinzona, si ricorda come il primo treno ben frequentato verso nord parta dalla capitale alle 06.36 e trovando la biglietteria chiusa non sarà così più possibile alcun genere di consulenza. Posticipare l’orario d’apertura proprio nel momento in cui le FFS introducono l’obbligo del titolo di trasporto per chi sale su un treno con multe salatissime (CHF 90.-) per chi ne è privo, è un vero e proprio schiaffo alla clientela" continua il comunicato.La riduzione degli orari di apertura degli sportelli ha anche conseguenze sul personale. La nota stampa continua con: "non da ultimo si evidenzia come la costante riduzione degli orari di permanenza delle biglietterie in nome di precise strategie aziendali, hanno avuto un impatto negativo sull’organico del personale della vendita, in continua diminuzione. Al personale viene infatti impartito un compito preciso: invitare il cliente a servirsi del distributore automatico di biglietti con il fine ultimo di orientarlo verso altri canali di vendita. Tradotto in pratica significa costringere il personale a tagliarsi l’erba sotto i piedi con le proprie mani".Il comunicato si conclude con: "da anni il personale delle biglietterie denuncia un peggioramento delle proprie condizioni di lavoro a fronte di una mole di lavoro sempre più stressante e complessa. I ritmi di lavoro sempre più serrati non permettono il più delle volte di recuperare tra un cliente e l’altro. La realtà è sotto l’occhio di tutti: dal personale progressivamente all’osso si pretende sempre di più. Eppure le FFS dovrebbero già ora considerare maggiormente il personale delle biglietterie in previsione dei progetti di costruzione di nuove stazioni anche in Ticino (Lugano e Bellinzona). Le esigenze della clientela e le condizioni di lavoro non possono che restare prioritarie".

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