Votazioni consultive
Bodio-Giornico, Quinto-Prato Leventina e Lema: tre "sì" all'aggregazione
Foto d'archivio ©Chiara Zocchetti
Foto d'archivio ©Chiara Zocchetti
In tutti e tre i casi gli abitanti dei comuni si sono detti nettamente favorevoli alle aggregazioni; meno scontato il risultato sul nome del nuovo comune che comprenderà Quinto e Prato Leventina. Le reazioni dai diversi comuni sono tutte di piena soddisfazione.

È stata una domenica di votazioni per diversi comuni del Cantone. I risultati hanno parlato di un entusiasmo diffuso per le diverse aggregazioni in cantiere, cioè quelle tra Bodio e Giornico, Prato Leventina e Quinto, e quella che porterà alla fusione di Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio nel futuro comune di Lema.

Da un punto di vista formale la votazione, come detto, ha scopo consultivo: l'ultima parola spetta al Gran Consiglio, che non dovrebbe però opporsi alla creazione dei nuovi comuni.

I dati

A Bodio i "sì" all'aggregazione con Giornico sono stati 152, equivalenti al 68% circa delle schede totali; a Giornico l'entusiasmo per l'aggregazione è ancora più alto, con 254 sì pari al 74% delle preferenze.

Anche Prato Leventina e Quinto sono favorevoli ad un'aggregazione tra i due comuni: in entrambi i casi si è registrata una quota di preferenze del 69%. Per quanto riguarda il nome del futuro comune, secondo tema in votazione, i risultati sono stati meno netti e hanno testimoniato anche di un certo attaccamento degli abitanti al nome dei loro comuni; la maggior parte degli abitanti di Prato Leventina avrebbe preferito il nome Quinto-Prato (159 voti contro 31), mentre 297 abitanti di Quinto si sono detti contrari all'adozione del termine "Prato". I risultati finali pendono per il mantenimento del solo nome Quinto (328 a 290).

Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio hanno allo stesso modo acconsentito all'aggregazione nel futuro comune di Lema. La percentuale complessiva di schede positive si attesta al 73%, con Miglieglia e Astano favorevoli nel 90% dei casi. 

Le reazioni

Da noi contattato, il sindaco di Bodio Stefano Imelli ha voluto esprimere soddisfazione per un risultato "che è andato oltre le aspettative". D'altra parte, l'esecutivo si è detto pronto ad affrontare un "percorso non facile, condito da molti impegni e molti temi, ma con un equipaggiamento migliore". Imelli ha inoltre voluto rivolgere un plauso alla popolazione, "che ha saputo andare oltre, facendo la scelta non facile di abbandonare un comune, ma guardando al futuro con coraggio".

Il clima è all’insegna della soddisfazione anche tra Quinto e Prato Leventina. I rispettivi sindaci Aris Tenconi e Davide Gendotti hanno affermato come le urne abbiano restituito un risultato andato anche al di là delle più rosee aspettative. D’altro canto, spiega Gendotti, era difficile immaginare una soluzione diversa: “I compiti che il Cantone richiede ai comuni oggigiorno sono tali che una piccola amministrazione non ha più né il tempo né la capacità di concentrarsi sulla strategia. L’unica soluzione è la razionalizzazione delle risorse”.

E anche dal neonato comune di Lema si rallegrano dell’ottimo risultato: “Siamo felicissimi è andata benissimo in tutti i comuni con delle maggioranze nette e siamo molto contenti”, ha commentato a Ticinonews Andrea Pozzi, presidente della commissione di studio aggregazione e sindaco di Novaggio. Nonostante l’entusiasmo e l’armonia che dominano i festeggiamenti di oggi, Pozzi sa che ora “bisognerà lavorare seriamente” per il futuro, anche perché dopo due anni adesso si vuole “concretizzare quello che abbiamo già immaginato”. Anche perché ora oltre ad avere i diversi consigli comunali dalla loro parte, c’è anche la popolazione: “Siamo riusciti a convincerli che questa unione sarà propizia”.

In un comunicato il Dipartimento delle Istituzioni si rallegra dell’esito delle urne e ricorda che il Consiglio di Stato potrà differire le elezioni comunali previste per aprile 2024. Dopo aver presentato al Consiglio di Stato le proposte di messaggio per i tre progetti aggregativi, che verranno sottoposti al Gran Consiglio, potrà avvenire l’elezione dei nuovi Municipi e Consigli comunali. L’orizzonte è quindi quello della primavera del 2025.