
Vico Morcote come San Moritz? Il paragone, osserva Raimund Rodewald, direttore della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio (FP), "non sembra molto esagerato". La questione ruota attorno al nuovo piano regolatore – che sarà votato martedì sera in assemblea comunale - che prevederebbe l’aumento degli indici dell’edificabilità, per 25% e sopprattutto nelle zone lungolago per 65%. "Chi frena il boom edilizio di Vico Morcote ?", si chiede in una nota stampa Rodewald. Secondo la FP, se venisse votato il nuovo piano regolatore, si provocherebbe "la distruzione delle case esistenti e il rimpiazzamento con delle palazzine e condomini. Lungo lago l’immagine del paese sarebbe anche minacciata. I problemi di traffico già esistenti e di sicuro non risolti tutti con il progettato autosilo Garavello sarebbero ancora rinforzati con la promozione edilizia prevista col PR". "Vico Morcote è senz’altro uno dei luoghi più pittoreschi e attraenti della Svizzera e anche protetto a livello nazionale. Da anni il comune è però toccato da una forte pressione edilizia. Già fino in alto quasi al limite del bosco e della zona 'Arbostora' (inserita nell’inventario federale dei paesaggi d’importanza nazionale) si estendono delle costruzioni. Attualmente c’è una dozzina di cantieri aperti. I costi dei terreni stanno aumentando e le nuove costruzioni sono in buona parte di carattere residenze secondarie". La FP chiede quindi di mantenere gli attuali indici di occupazione e di sfruttamento e di elaborare un piano di paesaggio "con cui si esprime come si vuol conservare l’immagine pregevole del paese e del paesaggio di Vico Morcote e come si vuol frenare la speculazione edilizia con l’aumento dei costi di terreni".
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata