La Sezione Lega dei Ticinesi-UDC-Indipendenti di Paradiso ha inoltrato oggi alla Sezione degli Enti locali e alla Consulenza giuridica del Consiglio di Stato del Cantone Ticino un esposto.

Nella fattispecie si contestano le prassi adottate nello spoglio delle buste per corrispondenza.

"Le operazioni di apertura delle 704 infatti sono avvenute senza la presenza dei delegati ai seggi, ma soltanto alla presenza del Segretario comunale e di altri durante la settimana che ha preceduto il weekend della chiamata alle urne ai seggi elettorali" scrive la sezione. "Prassi questa inusuale, a nostro avviso scorretta e contro le disposizioni del Cantone, il quale conferma che tutte le operazioni elettorali dovevano avvenire dinnanzi ai delegati di ogni partito su avviso del Municipio. Questo per garantire la totale trasparenza all'elettorato e ai candidati in corsa per il rinnovo dei poteri dell’Esecutivo e del Legislativo."

"Altro punto da noi contestato riguarda le urne pervenute al seggio domenica" prosegue la sezione. "Ebbene queste erano prive dei sigilli e la chiave, che come consuetudine è custodita in busta chiusa e sigillata, era semplicemente nelle tasche della responsabile dell'Ufficio controllo abitanti. Fatti confermati anche dagli 8 sigilli ritornati vergini al Cantone. Inoltre, al termine delle operazioni di spoglio e prima del trasporto delle urne sigillate a Bellinzona, non sono neppure state contate le schede in esubero a disposizione del Comune."

"Con questi atti per noi poco chiari, al cittadino viene meno la fiducia nei confronti delle Istituzioni (in questo caso il Comune di Paradiso) che dovrebbero risultare trasparenti e rappresentative" conclude la sezione che, rappresentata da Stefano Magnoli (municipale eletto), Silvana Minoretti, Marco Petrarca, Dario Sarinelli, uniti al Presidente di Sezione Antonio Caggiano, inoltra il suddetto esposto puntando il dito avantutto sulla prassi per noi errata.

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