Mendrisio
Bufera sul capo dicastero Cerutti e sui vertici AIM
© Chiara Zocchetti
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Redazione
2 anni fa
Toni accesi, accuse di omissioni, richieste di farsi da parte. La seduta di mercoledì del Consiglio comunale di Mendrisio è stata decisamente movimentata. Il motivo? La scoperta del mancato trapasso delle reti AIL a quelle di Mendrisio che sarebbe dovuta avvenire a partire dal primo gennaio. Nel mirino, accusato di aver omesso la faccenda, il capo dicastero Massimo Cerutti.

“C’è stata parecchia discussione, ma ora il nostro obiettivo è riportare tutto in un clima di lavoro più sereno. È importante per la Città per un sano lavoro tra esecutivo e legislativo”. Sono le parole del sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini in merito alla scoperta del mancato trapasso delle reti AIL a quelle di Mendrisio, che sarebbe dovuta avvenire dal primo gennaio. Un tema che ha agitato la seduta consiliare di mercoledì scorso, facendo passare quasi in secondo piano la discussione sull'aumento del moltiplicatore. Nel mirino dell’intera aula il capo dicastero Massimo Cerutti e la direzione delle AIM, che avrebbero omesso aspetti sulla tempistica del passaggio di proprietà delle reti.

Una mancata comunicazione

“Sostanzialmente c’è stata una non-possibilità di riscatto delle reti nell’anno previsto, che doveva essere il 2023”, spiega sempre Cavadini a Ticinonews. Ora si tratta di capire e di chiarire cosa è andato storto al fine di riacquistare un "clima di fiducia necessario per lavorare bene”. Una mancata comunicazione, quindi, la cui motivazione va ancora analizzata, ma solo dopo “che avremo tutti gli elementi per farlo. È chiaro che c’è stata anche un’accelerazione degli eventi da quanto mi è dato sapere, ma dobbiamo comprendere come esecutivo cosa non è andato e faremo delle verifiche interne e chiarimenti”. Le risposte arriveranno solo dopo aver messo e analizzato tutte le carte sul tavolo “e le daremo con tutta tranquillità e serenità”.

“Una questione di responsabilità”

Diversi gli interrogativi che andranno compresi e che nella serata di mercoledì hanno incrinato la collegialità del Municipio. Quello che per ora è certo, ci spiega il direttore delle AIM Gabriele Gianolli, è che l’acquisto e l’integrazione operativa e gestionale delle reti elettriche AIL dei quartieri di Besazio, Capolago, Meride e Tremona prevista per il 31 dicembre 2022 non è avvenuta per questioni progettuali tecniche ancora in corso. Progetti di integrazione che avrebbero implicato una gestione ibrida della rete e ciò, ha concluso Gianolli, non era possibile per una questione di responsabilità.

Un'annata difficile per AIM

Un ritardo che si accoda a un’annata già difficile per l’azienda che ha presentato un preventivo in rosso di 750mila franchi. “È stato un anno molto particolare e questo è già stato illustrato", dice Cavadini. "La Commissione ha incontrato il Dicastero e hanno analizzato i conti”. Ora è necessario “tornarci sopra per riaggiornarli in base ai cambiamenti che ci saranno e a quel punto serenamente riprendere la fiducia tra esecutivo e legislativo perché ci sono anche altri progetti importanti da concludere”.

Trenta giorni di tempo

Ricalibrarsi per guardare al futuro sarà necessario dopo che in diversi mercoledì sera hanno chiesto un passo indietro da parte del capo dicastero AIM. “Dopo la seduta di Consiglio Comunale abbiamo bisogno di tempo per riflettere e valuteremo tutto quello che è accaduto e cosa bisognerà fare per correggere le inefficienze”, conclude Cavadini. Resterà da capire il perché e il costo di questo ritardo: lavoro che l’esecutivo dovrà esporre entro trenta giorni, come chiesto da un emendamento della Gestione, presentando un messaggio aggiornato .

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