
Record di pernottamenti in Svizzera nel 2024, ma non in Ticino, dove è stato segnato un -1.5% rispetto all'anno precedente. Una cifra in controtendenza rispetto alla media nazionale, dove è stata registrata una crescita del 2.6%. Dati che non bastano a fotografare l'intero settore. "Il settore alberghiero rappresenta il 30% dell'offerta in Ticino, perché ci sono anche i campeggi, gli affitti a corta durata, le residenze secondarie, le capanne alpine e gli ostelli", ricorda a Ticinonews Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo, riferendosi agli oltre 8 milioni di pernottamenti registrati nel nostro Cantone le scorso anno.
"È sbagliato fare il confronto con il periodo pandemico"
Intervenuta a Ticinonews sera, Sonja Frey, presidente di Hotellerie Suisse, ha voluto ricordare che "è sbagliato confrontarsi con il periodo pandemico, dove sono state registrate cifre mai viste prima. Rispetto al 2019, infatti, la crescita c'è stata, ed è del 4%". Anche questi "sono dati da prendere in considerazione".
"Dobbiamo essere meno meteo-dipendenti"
Il calo dei pernottamenti "è in parte riconducibile alla meteo, con aprile che ha fatto registrare una contrazione del 15%". Per questo, ha detto Frey, "bisogna essere meno meteo-dipendenti e puntare sulla destagionalizzazione, facendo un passo verso i turisti anche con un'offerta più vasta per i clienti che arrivano dall'estero". Insomma, per i turisti svizzero tedeschi "bisogna cambiare l'immagine che hanno del nostro Cantone, quello della 'Sonnenstube', mostrando loro che oltre al bel tempo, alle nostre latitudini c'è anche altro".