Destituiti con effetto immediato per aver gravemente violato i loro doveri di magistrato. Il Consiglio della magistratura (CdM) ha deciso all'unanimità di destituire i giudici del Tribunale penale cantonale Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti per aver denunciato per il reato di pornografia il Presidente del Tribunale penale cantonale Mauro Ermani. "La denuncia del collega per un reato che sapevano non sussistere è inaccettabile e inconciliabile con la funzione di magistrato", sottolinea il Consiglio della magistratura, che si è riunito per decidere sul caso lo scorso 10 dicembre. La sanzione disciplinare adottata, viene sottolineato, è la più pesante prevista dalla legge. "Essa si giustifica in ragione della gravità dell’atto compiuto, del contesto nel quale si è inserita la denuncia, delle conseguenze che essa ha avuto per l’immagine del Tribunale penale cantonale e della magistratura intera nonché della colpa dei due magistrati accertata da questo Consiglio".
Prosegue il procedimento disciplinare a carico di Ermani
Nel frattempo il procedimento disciplinare a carico del Presidente del Tribunale penale cantonale Mauro Ermani sta seguendo il suo corso. La sua evasione "comporta accertamenti diversi e di conseguenza differenti tempi procedurali", sottolinea ancora il Consiglio della magistratura, ma resta "altrettanto prioritaria".
Una vicenda intricata
L'intera vicenda è complessa e si inserisce nel clima teso a Palazzo di Giustizia. Il tutto è partito in aprile da un presunto caso di mobbing subìto da una segretaria da parte di una collega. La questione è stata segnalata al Tribunale d’appello da Quadri e Verda Chiocchetti, che hanno anche riferito di un difficile ambiente lavorativo riconducibile al presidente Ermani e ai colleghi Marco Villa e Amos Pagnamenta. L’incarto è finito alla Sezione risorse umane del Cantone, sfociando in una segnalazione a carico di Ermani al Consiglio della Magistratura (il Governo ha poi dato mandato all’avvocato Maria Galliani di condurre gli accertamenti sul caso di mobbing, che non è stato ravvisato dalla Commissione amministrativa del Tribunale d'appello sulla base degli accertamenti svolti da Galliani ). Ermani, Villa e Pagnamenta avevano a loro volta segnalato Quadri e Verda Chiocchetti, i quali avevano denunciato i tre colleghi per diffamazione e segnalato Ermani per pornografia per l’invio, nel 2023, di una foto che ritrae una donna seduta in mezzo a due peni giganti di plastica con la scritta "Ufficio penale" alla segretaria presunta vittima di mobbing. Un'immagine che per il procuratore pubblico straordinario Franco Passini, nominato dal Consiglio di Stato lo scorso 14 agosto per far luce sulla vicenda, non costituisce il reato di pornografia, motivo per cui, a settembre, ha emesso un decreto di non luogo a procedere. Anche sui reati per diffamazione il pp straordinario, lo scorso ottobre, è giunto alla conclusione che non sussistono i presupposti dei reati ipotizzati, emanando un decreto di non luogo a procedere. Due giorni fa il Consiglio della Magistratura si è quindi riunito sul caso: per l'organo di vigilanza Quadri e Verda Chiocchetti sapevano che l'immagine non costituiva il reato di pornografia e hanno quindi gravemente violato i loro doveri di magistrato. Da qui la decisione di destituirli.