Ticino
Caos al Tribunale penale, la politica interroga
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
18 giorni fa
All'origine di tutto segnalazioni che coinvolgono il personale amministrativo e i giudici. Sui fatti sarebbero state condotte delle audizioni. E scatta l'interrogazione parlamentare per fare luce sulla vicenda.

L’impressione che se ne trae è quella di un settore in pieno caos. Di nuovo, si sta parlando della giustizia. Non fossero bastate le polemiche che per settimane hanno investito la procura, ora nel mirino è finito il Tribunale Penale. Quella che raccontano i quotidiani ticinesi è una storia intricata, una vicenda in cui i giudici parrebbero divisi in due fazioni in lotta tra loro, e dove piovono segnalazioni per fatti gravi.

Di cosa si tratta

Una segretaria della cancelleria del Tribunale Penale è stata segnalata per mobbing da due giudici, Siro Quadri e Francesca Verda Ciocchetti. Altri tre giudici, vale a dire Mauro Ermani, Amos Pagnamenta e Marco Villa, hanno segnalato i due colleghi di cui sopra al Consiglio della magistratura. Vi sarebbe poi una terza segnalazione a carico di Ermani. Si racconta ci siano state anche audizioni e l’intenzione di attivare un audit esterno per far luce sulla vicenda. Ma il condizionale resta d’obbligo.

Quadranti: "Un intreccio di problematiche relazionali che non vanno bene"

Forse, a chiarire i contorni della vicenda, contribuirà anche l’interrogazione inoltrata da Matteo Quadranti. Il deputato PLR si dice sorpreso di come emergano, citiamo, “mobbing di lunga durata, se non molestie sessuali quantomeno apprezzamenti inopportuni, vendette, ‘ricattini’, protezionismi e faziosità”. La preoccupazione, insomma, è grande. “Se fosse stato un caso isolato tra due persone sarebbe stato grave, ma avrebbe potuto seguire l’iter corretto", spiega il granconsigliere ai microfoni di Ticinonews. "Ma da quello che ho appreso io ci sono discussioni o litigi tra segretarie e segretarie, tra segretarie e il cancelliere, tra il cancelliere e i giudici... insomma, c’è veramente un intreccio di problematiche relazionali che non vanno bene". La preoccupazione di Quadranti è che tutto ciò incida sull’efficacia e il buon funzionamento del Tribunale, perché "sappiamo che si lavora bene se si lavora in armonia".