Ve ne sarete accorti. Fare un pieno di benzina alla macchina costa molto, molto di più rispetto solo a pochi mesi fa. A confermarlo sono Paolo Righetti, presidente di Swissoil e Laurent Pignot, responsabile della comunicazione TCS ai microfoni di Ticinonews. L’aumento è di oltre 30 centesimi rispetto all’inizio dell’anno e dietro all’innalzamento dei prezzi ci sono la ripresa dell’economia e l’aumento della richiesta dei prodotti energetici.
“Aumento più alto del previsto”
“L’aumento però è più alto di quanto ci aspetteremmo”, ha sottolineato Righetti. Il prodotto non manca, “è una dinamica di mercato e c’è anche una forte speculazione finanziaria dietro questi prodotti che causa l’aumento dei prezzi reali”. Il freno andrebbe posto a livello mondiale, “a un aumento della domanda dovrebbe corrispondere un aumento della produzione ma se i paesi che vendono petrolio non vogliono aumentare la produzione per non diminuire i prezzi e far calare gli utili, la singola nazione può fare poco”, ha concluso Righetti. Per tornare a dei prezzi del petrolio così alti bisogna tornare indietro di ben sette anni. Per il futuro è difficile prevedere la fluttuazione del prezzo perché “la produzione sta aumentando ma chi consuma lo fa in modo più sostenuto”, ha spiegato Laurent Pignot. A fine giugno 2008, infatti, si è registrato il picco per il costo del petrolio: la benzina senza piombo costava 1,99 e il diesel 2,27 al litro.
Come risparmiare?
Ma per risparmiare, anche se poco, ci sono dei “semplici trucchi”. In particolare, spiega Pignot, “quando uno fa una rotta regolarmente è bene prestare attenzione ai prezzi delle stazioni di servizio per fare un paragone e scegliere quella più conveniente”. Bisogna ricordare, inoltre, “che le stazioni di servizio in autostrada sono sempre molto più care”. Non da ultimo è consigliato guidare “in modo prevedibile, non nelle ore di punta e infine, di evitare di portare in giro accessori inutili” (es. porta pacchi sul tetto o porta bici). Pignot, poi, sottolinea che “non vale la pena guidare molto lontano per fare rifornimento in una stazione di servizio in cui fare rifornimento costa meno” perché “si rischia di annullare il beneficio del prezzo con i chilometri che si fanno”. Anche i dispositivi elettrici consumano in un certo senso un po’ di benzina ma Pignot avverte: “Non bisogna sacrificare la visibilità per non usare l’aria condizionata, la precedenza va sempre data alla sicurezza”.
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