Carovita
Il Governo concede 400 franchi e due giorni di congedo ai dipendenti pubblici. Unia: "Resta una mancia"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
10 mesi fa
È quanto deciso dal Consiglio di Stato, che ha informato i diretti interessati tramite una lettera. Il commento di Gargantini (Unia): "La risposta resta no. È un aumento minimo se confrontato con quanto concesso dal resto dei cantoni".

400 franchi di contributo per il carovita, più due giorni di congedo pagato. È il contenuto di una lettera inviata dal Consiglio di Stato ai dipendenti cantonali, in cui questi ultimi vengono informati della misura decisa dal Cantone. I due giorni concessi, scrive la Rsi, saranno il 2 e il 16 agosto, mentre per i docenti queste giornate verranno definite nel corso del prossimo mese di marzo. La tantum, inoltre, verrà versata in base al grado di occupazione, ma non sarà inferiore ai 200 franchi.

La lettera inviata ai dipendenti

Il documento inviato dal governo ai dipendenti, di cui Ticinonews è entrato in possesso, è suddiviso in cinque punti: indennità unica e congedo pagato; contributo di solidarietà; congedo anzianità; sostituzione parziale degli impiegati partenti e misure di compensazione.

Indennità unica e congedo pagato

"In applicazione dell’art. 5 cpv. 3 della Legge sugli stipendi dello Stato, il Consiglio di Stato ha deciso di versare ai dipendenti cantonali sottoposti alla LORD, ai magistrati, al personale ausiliario e ai docenti cantonali supplenti un’indennità completiva di 400 franchi in proporzione al grado di occupazione, ritenuta un’indennità minima di 200 franchi. L’importo è corrisposto in proporzione al periodo di diritto allo stipendio. Il Governo è pure intenzionato a concedere 2 giorni di congedo pagato: per i funzionari, il 2 e il 16 agosto 2024, mentre per i docenti saranno definiti nel corso del mese di marzo 2024. I dettagli riguardanti le modalità di versamento dei 400 franchi e dei due giorni di congedo pagato saranno comunicati nel corso del mese di marzo 2024".

Contributo di solidarietà

"Non verrà prelevato un contributo di solidarietà".

Congedo anzianità

"La fruizione del congedo di anzianità sarà possibile in futuro solo in tempo libero, da distribuire nei 4 anni successivi all’anno di maturazione. La gratifica non potrà essere compensata in denaro nemmeno al termine dell’attività con lo Stato, con la sola eccezione per le persone che andranno in pensione nel 2024 (entro il 31.8.2024 per i docenti) e che, per esigenze di servizio, non hanno avuto il tempo materiale per consumare il residuo di congedo entro il giorno del pensionamento. La misura entrerà in vigore dall’1.1.2024, scaduto il termine di referendum sulla modifica della Legge stipendi approvata dal Parlamento".

Sostituzione parziale degli impiegati partenti

"La misura applicata nel 2023 ai settori gestiti con il piano dei posti autorizzati (PPA) non sarà riproposta nel 2024. Il Parlamento ha tuttavia invitato il Consiglio di Stato ad effettuare lo stesso esercizio di riduzione di unità anche per le categorie non sottoposte al PPA nel corso del 2024. Il Consiglio di Stato sta approfondendo questa richiesta".

Misure di compensazione

"Per quanto concerne le misure di compensazione in relazione alla riduzione del tasso di conversione per il calcolo delle rendite dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT) siamo in attesa di una decisione del TF dopo la quale sarà possibile stabilire se e quando si andrà al voto popolare. In ogni caso, come già indicato in una precedente comunicazione, questo aspetto non ha un’incidenza sul salario 2024".

Unia: "È e resta una piccola mancia"

Intervenuto a Ticinonews, Giangiorgio Gargantini, segretario del sindacato Unia, ha spiegato che si tratta "di una non notizia, perché questi aspetti erano già trapelati". Per il sindacalista "i lavoratori si sono espressi, sostenendo in massa lo sciopero proposte dai sindacati. La risposta era e resta un no. Il carovita "è un qualcosa di necessario per non perdere potere d'acquisto e non essere più poveri dell'anno prima quando si è confrontati con un aumento dei costi, come quello che stiamo vivendo. Evidentemente -lo dico rispettando la somma perché alcune persone non vedranno neanche questa cifra- è e resta una piccola mancia se confrontata con quello che tutti gli altri cantoni concedono in termini di rincaro. Tutti tranne il Ticino", ha concluso Gargantini.