Lugano
Carta della Gerra, necessità e bisogni della cultura indipendente
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
un anno fa
Un documento, in cinque punti, che sintetizza preoccupazioni e proposte relative alla cultura indipendente. Si chiama Carta della Gerra, ed è stata presentata ieri– e consegnata a rappresentanti delle istituzioni comunali e cantonali – dall’Associazione Idra.

“È stato un percorso dal basso, partecipato e democratico. Abbiamo coinvolto quasi 700 gruppi, associazioni, compagnie teatrali e operatori e operatrici culturali per arrivare a un documento che fosse condiviso”. Si chiama Carta della Gerra, e come ribadito dal co-presidente dell’Associazione Idra Olmo Cerri, è frutto di un lavoro durato mesi che ha coinvolto centinaia tra gruppi e associazioni. Il documento, presentato ieri in una sala gremita allo spazio L’Ove di Viganello, ha in primis voluto dare una definizione di cultura indipendente.

Cultura indipendente

“Una definizione molto difficile da dare, perché ingloba delle realtà che sono molto diverse fra di loro. In generale, però, è tutto ciò che opera al di là del finanziamento e della direzione guidata delle istituzioni pubbliche", ci spiega sempre Cerri. Cultura indipendente che include quindi centinaia di realtà differenti che operano nella Svizzera italiana, e che hanno ora sintetizzato nella Carta cinque punti con preoccupazioni, perplessità e proposte. Si cita qui, fra le varie cose, l’importanza di riconoscere la cultura indipendente, di avere degli spazi e dei finanziamenti e di aggiornare il quadro legislativo.

Prima bozza

La prima bozza è stata presentata a marzo in occasione dell’iniziativa La Straordinaria – Tour Vagabonde allo sterrato della Gerra. In occasione della conferenza stampa, è stato reso pubblico anche il rapporto di chiusura dell’evento. Ne abbiamo parlato con il co-presidente dell’Associazione Idra Noah Sartori. “Siamo molto soddisfatti di come è andata l’iniziativa: tutti e tre i mesi sono stati ricchi di performances di artisti da tutta la Svizzera. La partecipazione del pubblico è stata ottima, eterogenea e internazionale. Direi un bilancio molto positivo, anche in termini economici, per un’iniziativa indipendente di questo tipo”.

Spinta per nuovi spazi

Dallo sterrato della Gerra è quindi arrivata la spinta per avere nuovi spazi, finanziamenti e riconoscimento, alla presenza del Vicesindaco della città di Lugano, Roberto Badaracco. “La cultura indipendente, tramite il Tour Vagabonde, ha dimostrato di essere un successo incredibile che nessuno si aspettava. 30mila persone in 3 mesi, con una condivisione e una socialità incredibile, e noi come Città abbiamo sostenuto e riconosciuto questa necessità". Il grande discorso ora è quindi di "trovare spazi per la cultura indipendente e realizzare i contenuti di questa carta della Gerra, che sono elementi importanti, appunto, per la cultura indipendente”.

Petizione con 3'500 firme

Al Capodicastero Cultura, Sport ed Eventi è stata poi consegnata, a sostegno della Carta, una petizione con 3’500 firme per ribadire che Lugano ha bisogno di spazi dedicati alla cultura indipendente. L’associazione Idra vuole poi allargare la tematica oltre alla sola città sul Ceresio. È infatti in contatto con il DECS, la cui Direttrice Marina Carobbio Guscetti ha ribadito che il Dipartimento è sensibile alla cultura indipendente. “Negli ultimi mesi abbiamo incontrato numerosi operatori e operatrici culturali della scena indipendente, così come associazioni culturali, in modo da elaborare delle linee programmatiche che daranno indicazioni sulla politica culturale della legislatura, con una particolare attenzione alla cultura indipendente”.