Ticino
Carta giornaliera, ecco come cambia il sistema nei comuni
Redazione
6 mesi fa
Dal 1° gennaio i comuni non vendono più le flexicard a un prezzo fisso. Agnès Pierret ci spiega come funziona il nuovo sistema. Non tutti i comuni però hanno aderito all'iniziativa.

Il nuovo anno si aperto con una novità per quanto riguarda il trasporto pubblico. A partire dal primo gennaio è cambiata la formula relativa alle carte giornaliere dei comuni, che da oltre 20 anni si compravano nei rispettivi comuni a un prezzo fisso (solitamente di 40 franchi). Ci siamo recati alla Filanda di Mendrisio per capire cosa cambia rispetto a prima e perché alcuni Comuni hanno deciso di rinunciare alla nuova formula o attendere, puntando ad altro.

Le differenze

Rispetto al passato, ci sono differenze nette. "Il prezzo è leggermente più alto: il minimo è di 52 franchi", spiega la responsabile Agnès Pierret ai microfoni di Ticinonews. “La carta è inoltre nominativa, ossia personale. Le vecchie flexicard invece erano interscambiabili. Infine, i comuni non hanno più un contingente prestabilito in base al numero di abitanti. C'è un contingente nazionale messo a disposizione delle FFS per i comuni che hanno aderito alla proposta".

Come e dove acquistare la carta giornaliera

È cambiato anche il sito di riferimento. Per consultare l’offerta in calendario, con date e prezzi, occorre visitare la pagina cartagiornaliera-comune.ch. Non è però nota la quantità disponibile e non lo è fino all’acquisto. "Potremmo essere qui alla Filanda di Mendrisio a vendervi una carta giornaliera per dopodomani, ma arrivare alla fine dell'operazione e non trovarla più disponibile", spiega Pierret. "Qualcun altro, nel frattempo, potrebbe averla venduta 30 secondi prima a un altro passeggero". Per acquistarle bisogna comunque sempre recarsi al comune. Poiché la tariffa varia a dipendenza della data di acquisto, alla Filanda consigliano, prima di partire, di confrontare sempre le carte giornaliere risparmio vendute sul sito dalle FFS, le quali potrebbero in alcuni casi costare meno. 

Perché è stata effettuata la modifica

Perché si è giunti a questa modifica? Alliance Swisspass spiega che si trattava di un prodotto che non convinceva più, complice il calo delle vendite e la mancata digitalizzazione. Secondo il comune di Mendrisio ci sono dei punti positivi con il nuovo sistema, ad esempio la riduzione delle mansioni dovute all’arrivo fisico delle carte o il rischio azzerato di rimanere con delle carte invendute. 

Chi non ha aderito all’iniziativa

Non tutti i Comuni hanno però aderito a quest’iniziativa: in Ticino sono 78 su 106. Tra chi non lo ha fatto c’è Caslano. “Non so come mai le FFS abbiano deciso di cambiare e questo nuovo sistema non ci era tanto chiaro”, spiega il sindaco Emilio Taiana a Ticinonews. “Abbiamo quindi optato per rinviare l’adesione. Allo stesso tempo abbiamo promosso una soluzione parzialmente sostitutiva: dei contributi per i trasporti pubblici”. Anche Canobbio ha preso una strada diversa. L’Esecutivo ha ritenuto più interessante favorire l’acquisto dell’abbonamento a metà-prezzo, con un sussidio di 100 franchi. Tra chi ha voluto provare e chi ha voluto rinunciare, solo con il tempo si potranno trarre i dovuti bilanci.