Pasqua
Case di vacanza sempre più gettonate. Censi: "Abbiamo target differenti rispetto agli hotel"
© Chiara Zocchetti - Ticinonews
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Redazione
8 ore fa
Se la Pasqua per gli hotel ticinesi non è stata per nulla soddisfacente, altro discorso per le case di vacanza, che rispetto all'hotellerie ha subìto meno cancellazioni dovute al maltempo. "Rispetto agli hotel abbiamo un target di clientela differente, così come soggiorni di lunga durata", ci spiega il presidente dell'associazione Ticino Holiday.

Dopo le vacanze pasquali non sono mancate le lamentele da parte degli albergatori ticinesi, che hanno vissuto una Pasqua un po’ complicata. Ma si può dire lo stesso delle case di vacanza? Lo abbiamo chiesto direttamente ad Andrea Censi, presidente dell'associazione Ticino Holiday. “Chiaramente c'è stata qualche cancellazione, però - anche guardando all’anno scorso - posso dire che grazie a Pasquetta siamo riusciti a recuperare quello che abbiamo perso nella domenica di Pasqua”. Censi ha voluto precisare, tuttavia, che il loro è un pubblico leggermente differente da quello che soggiorna negli hotel. “Ci sono infatti più famiglie, che sono maggiormente legate a determinate date, quindi a noi è andata piuttosto bene”. Ma c’è qualche causa particolare, al di là della differenza di utenza, sul fatto che la Pasqua ha retto per il vostro settore? “È una questione di target di clientela differente. Come case vacanza offriamo anche soggiorni più lunghi rispetto agli alberghi. Rispettivamente, se una famiglia prenota una settimana in Ticino e le previsioni indicano due giorni di pioggia, questa situazione non li porta ad annullare la prenotazione come invece accade con un hotel, dove magari le prenotazioni sono di durata inferiore, spesso anche giornaliere, quindi la possibilità di cancellazione è decisamente diversa”. Il Locarnese è una regione che ha funzionato bene nelle vacanze primaverili. Si può quindi dire che il settore delle case vacanza è uno dei pochi a non essere totalmente meteodipendente. “Rispetto ad altri settori, avendo una prenotazione con durata maggiore, rischiamo di avere meno problemi con la meteo. Devo però dire che anche nel nostro settore si sta sviluppando in maniera importante il concetto di last minute, anche se in maniera minore rispetto all’hotellerie”.

Questione prezzi

Ma i prezzi più bassi, sono veramente così più bassi? “Non è tanto una questione di prezzo, noi abbiamo infatti segmenti di clientela differenti. Le nostre case vacanza, ad esempio, non offrono neanche il  caffè o il tè all'interno delle strutture, perché per legge non possiamo farlo. Offriamo quindi unicamente un alloggio, pertanto tra noi e un hotel c’è una differenza importante, così come è differente la clientela”. Ad influire sulle scelte del turista non c’è quindi una questione di costi. “Se si va a paragonare il servizio offerto dall'hotel a quello che noi non offriamo è palese che non c'è una differenza di prezzo. La differenza è a livello qualitativo e di flessibilità, ma è proprio per questo abbiamo due target di clientela differenti”.

Convivenza fra settori

Il settore delle case vacanza sta crescendo molto, ma questo non rischia di accentuare i problemi di convivenza tra hotel e case vacanza? “È ovvio che inizialmente, magari, qualche incomprensione ci sia stata. Ma adesso penso che anche l’hotellerie abbia compreso che questo fenomeno esiste da tanto tempo. Quindi non c'è più oggi un'avversione verso la nostra categoria, nemmeno da parte dell’hotellerie, anche perché siamo complementari”. Censi ha infatti spiegato che si vanno a fornire dei servizi differenti, “quello che propone l'hotellerie noi non possiamo proporlo. Noi proponiamo unicamente dei servizi di alloggio, e sono complementari. Di fatti si vede che durante gli anni il settore alberghiero - anche se ha avuto una decrescita di numero di stanze in Ticino - ha comunque sempre incrementato il numero di soggiorni. E conseguentemente noi ci siamo solo integrati all'interno di questo fenomeno, incrementando unicamente il numero dei turisti in Ticino e in Svizzera. E le cifre parlano”.

Case vacanza e situazioni illegali

Ma c'è anche chi etichetta questo settore con il termine "Far West". Recentemente abbiamo anche letto di situazioni un po' limite, come ad esempio la prostituzione. Servirebbe una maggiore regolamentazione? “Una regolamentazione c'è già, ma è proprio questa ad essere un Far West. In Gran Consiglio stiamo lavorando su un grande problema, che stiamo cercando di sistemare. Tramite una mozione interpartitica è stato infatti presentato un atto parlamentare che cerca di fare un po' di chiarezza, perché quello che vediamo è che anche a livello comunale nessuno sa esattamente come agire a livello procedurale per dare le varie autorizzazioni alle case e appartamenti vacanza. Io e i miei associati siamo i primi ad essere assolutamente favorevoli a mettere delle regole. E attualmente ce ne sono, ma sono difficilmente comprensibili. Bisogna mettere delle regole che vadano però a favorire il turismo in Ticino, ovvero quello che poi non va solo a giovare chi opera nel mio settore, ma anche a tutto quello che vi gravita attorno, come ristoranti, artigiani, eccetera”, ha concluso Censi.