
Creare una delegazione di docenti neoabilitati e abilitandi, formata indicativamente da sei persone, che con il supporto del segretariato VPOD dia un seguito "costruttivo" al canale di dialogo aperto dalla Direttrice del DECS e prenda contatto con l’insieme del Consiglio di Stato, al fine di "richiedere e consolidare urgentemente delle soluzioni concrete a sostegno dell’occupazione". È quanto si propone una risoluzione adottata dall’assemblea dei docenti neoabilitati e abilitandi al DFA, convocata dal Sindacato VPOD e svoltasi il 26 marzo.
I contenuti
In particolare, si legge in un comunicato, andranno approfondite con il DECS e il Governo misure quali la definizione delle prospettive occupazionali dei docenti neoabilitati in base ai pensionamenti e all’evoluzione demografica, la modulazione delle classi in modo da evitare la creazione di sezioni con un numero elevato di studenti e da garantire maggiormente la continuità pedagogica, la considerazione della categoria nell’attribuzione di sgravi orari nelle scuole e la creazione di progetti speciali volti, ad esempio, al rafforzamento delle competenze culturali degli allievi e l’accesso prioritario alle supplenze per i docenti neoabilitati.
Anche una petizione
Altri propositi della risoluzione concernono il sostenere la necessità, grazie al coinvolgimento delle associazioni magistrali e degli attori del mondo della scuola, di approfondire una riforma profonda e complessiva del sistema di abilitazione; essa dovrà affrontare, tra l’altro, "il problema della qualità dell’offerta formativa nel percorso di formazione e della conciliabilità tra tempo di formazione e quello di lavoro". L’ultimo aspetto riguarda la promozione del lancio di una petizione, coordinata dal segretariato sindacale VPOD, che affronti gli argomenti e le richieste della risoluzione.