Ticino
Caso Gobbi, il Governo ha avuto accesso agli atti
©Chiara Zocchetti
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Redazione
4 mesi fa
Il Ministero pubblico ha accolto la richiesta del Consiglio di Stato di visionare gli atti concernenti l'incidente che ha visto coinvolto il consigliere di Stato, Norman Gobbi. Al momento però la conduzione politica della Polizia cantonale rimane in mano al collega Claudio Zali. Una decisione sarà presa dall'Esecutivo "una volta terminato l’esame degli atti".

Il Consiglio di Stato ha avuto accesso agli atti sul procedimento penale aperto sul "caso Gobbi", vale a dire l’incarto avviato dal Ministero pubblico sull’incidente della circolazione che ha visto coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi lo scorso novembre e per il quale andranno a processo davanti alla Pretura penale due agenti della Polizia cantonale: il capogruppo in servizio quella notte e il sottoufficiale superiore della Gendarmeria che era di picchetto. Lo rende noto il Corriere del Ticino, a cui il fatto è stato confermato ieri, martedì, dal Servizio dell’informazione e della comunicazione (SIC) del Governo (SIC), che informato il quotidiano che la richiesta dell'Esecutivo "è stata accolta". Giova ricordare che a maggio il Consiglio di Stato aveva chiesto di accedere agli atti dell’inchiesta al Ministero pubblico, ma l'accesso gli era stato negato. Successivamente a giugno il Ministero pubblico ha chiuso l’inchiesta e rinviato a giudizio i due agenti davanti alla Pretura penale. E poco dopo il Governo aveva nuovamente chiesto a quest'ultima di visionare gli incarti.

La Polizia resta a Zali

D'altra parte, il direttore del Dipartimento delle Istituzioni è ancora "autosospeso" e la conduzione politica della Polizia cantonale resta in mano al direttore del Dipartimento del territorio. A tal proposito il SIC ha comunicato al quotidiano ticinese "che per il momento la conduzione politica della Polizia cantonale è ancora temporaneamente affidata a Claudio Zali, consigliere di Stato supplente per il Dipartimento delle istituzioni". Infatti l'Esecutivo deciderà in merito alla possibilità di ridare a Gobbi la conduzione politica della Polizia "una volta terminato l’esame degli atti".

Le inchieste amministrative

Come ricorda il Corriere del Ticino, la richiesta di accesso agli atti era stata fatta dal Consiglio di Stato perché quest'ultimo aveva anche aperto un’inchiesta amministrativo-disciplinare nei confronti dei tre agenti. Adesso, come confermato dal SIC al foglio ticinese, "l’inchiesta amministrativa nei confronti dell’agente scagionato dal procuratore generale è tuttora in corso e in questa prima fase si tratta di esaminare gli atti del procedimento penale abbandonato nei suoi confronti". Mentre l’inchiesta amministrativa nei confronti dei due agenti rinviati a giudizio è sospesa, "in attesa degli esiti del procedimento penale".