La Finma ha messo sotto inchiesta la società ticinese che avrebbe voluto diventare azionista di maggioranza di Visibilia, la società editrice in mano alla ministra italiana del Turismo Daniela Santanchè. La politica italiana è stata rinviata a giudizio per presunte irregolarità nella gestione dei bilanci delle società del gruppo Visibilia. Secondo l'accusa, Daniela Santanchè avrebbe falsificato i bilanci di Visibilia Editore e Visibilia Srl per nascondere perdite milionarie, permettendo così al gruppo di continuare le attività e ingannando potenzialmente gli investitori.

Come riportato dal Fatto Quotidiano, la Wip Finance di Paradiso non può più effettuare transazioni senza il consenso di un avvocato nominato dalla Finma. La società di Paradiso avrebbe dovuto trasmettere oggi i 2 milioni di euro rimanenti dei 3 totali necessari per acquisire il 75% di Visibilia. Non è noto se la sorveglianza disposta dalla Finma sia legata alle vicende giudiziarie italiane di Daniela Santanchè. In ogni caso, nelle scorse settimane il Fatto Quotidiano riferiva che un azionista di minoranza di Visibilia avrebbe presentato un esposto per riciclaggio in Ticino.