
L’uovo, semplice, nutriente e… assente. In effetti, qualcuno l’avrà notato, nei supermercati vi sono degli spazi vuoti sugli scaffali delle uova. Perché? Nel suo Blog, Migros lo dice chiaramente: non ci sono abbastanza uova svizzere per soddisfare la domanda. La conferma è arrivata a inizio mese da Gallosuisse, l’associazione di categoria nazionale, il cui Presidente ha confermato a Keystone-ATS che la causa è l’aumento della domanda, sia di consumo sia nell’industria. In effetti, mentre nel 2023 gli Svizzeri mangiavano in media 189 uova pro capite, nel 2024 tale cifra è salita a 198. E il problema della carenza di uova regionali è ben presente anche in Ticino. Ne abbiamo parlato con il responsabile dell’azienda Pollicoltura di Gordola con 18mila galline, Eros Gehringer, che è anche responsabile aziendale della Ticino Uova, che distribuisce questo prodotto su territorio ticinese. “Sicuramente la carenza di produttori e aziende agricole che vogliono intraprendere questo tipo di allevamento è la ragione principale della carenza di uova nel nostro Cantone. Sul nostro territorio, in base ai nostri calcoli, mancano ancora almeno 20mila galline per riuscire a soddisfare la richiesta di uova ticinesi”.
Un problema cronico
Si tratta quindi di un problema cronico, che è solo più visibile nei periodi con più richiesta, come quello antecedente alla Pasqua. “Abbiamo dei periodi dell’anno in cui la richiesta ha dei picchi, mentre in altri la vendita cala. A livello generale, tuttavia, abbiamo sempre una carenza di uova nostrane”, spiega sempre Gehringer. Mentre la produzione nazionale di uova è cresciuta, aumentando l’anno scorso di quasi il 3%. In Ticino, i produttori si contano sulle dita di una mano, e il settore cerca da tempo nuovi potenziali produttori. “Siamo sempre alla ricerca di nuovi produttori, anche perché in agricoltura le uova, così come l’intero settore della produzione animale, dà delle garanzie e sicurezze, così come un buon reddito”.
Coperto circa il 70% del fabbisogno totale
La necessità di più galline la dimostrano le cifre. Stando a GalloSuisse in generale in Svizzera si riesce a produrre circa il 70% del fabbisogno attuale. E ce lo conferma sempre Gehringer. “Attualmente soddisfiamo circa l’80% della richiesta dei supermercati”. Intanto, quest’alimento semplice e proteico sta facendo parlare di sé anche e soprattutto negli Stati Uniti, dove Donald Trump deve fare i conti con la crisi delle uova, con penuria e prezzi schizzati in alto in primis a causa di una recrudescenza dell’aviaria. Un problema, fortunatamente, non presente qui da noi, dove non sono paventate inoltre modifiche dei prezzi. “Abbiamo avuto anche noi dei periodi di quarantena per i nostri animali, quando erano stati riscontrati dei casi nella Svizzera interna e nel Gambarogno a causa di un uccello risultato positivo all’aviaria. Ma non abbiamo nessun problema in questo senso”. Nonostante tutto, per la Pasqua comunque non c’è da preoccuparsi: la percentuale mancante di uova regionali e svizzere verrà infatti coperta dalle importazioni.