
A inizio mese aveva fatto parecchio discutere l’imbarazzante annuncio comparso su tutti.ch di una signora alla ricerca di una baby sitter a tempo pieno in cambio dell'affitto di una camera a prezzo modico (vedi articolo suggerito).
L’annuncio in questione non è che l'ultimo di una lunga serie. Troppo spesso, infatti, continuano a fioccare offerte al ribasso, alcune ai limiti della decenza, come il caso dell’aiuto mamma a gratis, altre volte meno clamorose, come quella ripubblicata questo mese sempre su tutti.ch.
Una mamma ticinese è alla ricerca di una babysitter (o meglio, “una baby sitter/ragazza alla pari”), per una bambina di poco meno di un anno. La retribuzione? Vitto e alloggio e un compenso mensile di 350 franchi. Fosse pagata 20 franchi l'ora dovrebbe lavorare poco più di 17 ore, un po' poche per una babysitter. Ma almeno non deve pagare per la camera...
I salari del personale domestico, lo ricordiamo, sono regolati da un Contratto normale di lavoro (CNL) che prevede un minimo salariale di 18.90 franchi l’ora. Tuttavia, le babysitter sono escluse dal campo di applicazione dell’ordinanza federale.
Il CNL - si legge nelle Informazioni sul CNL per il personale domestico della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) - vale unicamente per i rapporti di lavoro con un grado di occupazione minimo di 5 ore in media alla settimana presso lo stesso datore di lavoro. Sono inoltre escluse dal campo d’applicazione alcune categorie come le persone impiegate nell’ambito di una formazione o di uno stage, le persone che si occupano prevalentemente di curare bambini (mamme diurne e baby-sitter), nonché i coniugi, i conviventi e i partner registrati.
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