
"Sponsorizzazione scandalosa e preoccupante". È questo il titolo dell'interrogazione interpartitica che chiede lumi al Municipio di Mendrisio in merito alla sponsorizzazione da parte dell'azienda "Cerutti 'il caffé'", che fa capo al municipale Massimo Cerutti, "dell'evento culturale 'Europa al contrario'", che si terrà il 9 aprile a Zurigo, dove il generale Roberto Vannacci presenterà il proprio libro "Il mondo al contrario". Il cui volantino è apparso negli scorsi giorni online, su vari canali social.
Per Jacopo Scacchi (primo firmatario) per l'l’AlternativA –Verdi e Sinistra, Beatrice Engeler per il Partito Liberale Radicale e i Giovani Liberali Radicali, Gregorio Aostalli per Il Centro - Verdi liberali e Paolo Hägler per Avanti con Ticino&Lavoro, "le visioni politiche e normative della Città di Mendrisio, contenute nel documento 'Strategie Mendrisio 2035: Mendrisio e i suoi quartieri', stridono altamente con la visione del mondo di Vannacci". Inoltre, si legge nel documento, "che un municipale, che si impegna sul suo onore a rispettare le nostre Costituzioni federale e cantonale, sostenga un evento che promuove un personaggio in aperto contrasto con i valori fondanti della nostra democrazia è non solo inopportuno, ma anche profondamente scandaloso". Insomma, concludono, "per certe figure e per alcuni gruppi politici la coerenza è un optional facilmente sacrificabile".
Le domande poste al Municipio
Sei le domande con cui i firmatari chiedono lumi all'esecutivo comunale. "Il Municipio era al corrente di questa sponsorizzazione?; Qual è la posizione del Municipio?; Ritiene il Municipio compatibile con il proprio ruolo istituzionale che un suo membro, a titolo personale o imprenditoriale, promuova pubblicamente figure che incarnano ideologie antidemocratiche e divisive?; Quali danni di immagini sono prevedibili per la Città?; Il Municipio intende prendere provvedimenti o adottare delle regole affinché situazioni come queste non si ripresentino?; Quale messaggio ritiene venga trasmesso alle cittadine e ai cittadini – in particolare ai giovani, alle minoranze e alle persone discriminate – quando un membro del Municipio sostiene, anche indirettamente, visioni apertamente offensive e divisive?".