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Ticino
Chiasso si dota di un rapporto di sostenibilità
Redazione
2 anni fa
Il Comune di Chiasso ieri mattina ha presentato i risultati del suo primo rapporto di sostenibilità. Uno strumento voluto per capire meglio le esigenze di cittadini, aziende e dipendenti pubblici e migliorare la qualità di vita.

Migliorare la qualità di vita: è questo l’obiettivo del Comune di Chiasso, raggiungibile “solo capendo cosa vuole la gente, cosa ha già a disposizione e cosa noi possiamo fare di più”. Parole del sindaco Bruno Arrigoni, che ci ha parlato dello strumento scelto dalla cittadina di confine: il rapporto di sostenibilità. Uno strumento necessario a capire dove si trova il Comune rispetto ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e che ha implicato una corposa ricerca che tocca economia, organizzazione interna, comunità e ambiente, e che consente di scattare una fotografia globale quantitativa e qualitativa sulla realtà di Chiasso. Un lavoro di cui si è occupata per un anno l’azienda Capifid e che ha portato a conclusioni incoraggianti: “Chiasso è sulla buona strada”.

“Attenta e vivace nell’ambito della sostenibilità”

“La parte legata alla comunità è sicuramente coperta”, ci ha spiegato Patrizia Ferrari, CEO di Capifid, spiegando che Chiasso offre infatti “molte infrastrutture, non solo alla popolazione, ma anche a chi abita nella regione”. A queste vanno aggiunti i vari centri e manifestazioni culturali. Chiasso da diversi anni è inoltre Città dell’energia, “motivo per cui anche a livello ambientale siamo molto attenti”. Spostando il focus sulla parte economica “questa non dipende solo dalla Città, ma anche da chi ci abita. Quindi potranno essere intraprese delle azioni di sensibilità atte a migliorare questo aspetto”. In generale, Ferrari afferma quindi che dal rapporto “è emerso che Chiasso è una città molto attenta e vivace nell’ambito della sostenibilità”.

Altri obiettivi

Ma si può sempre fare di meglio: fra gli obiettivi ancora da raggiungere scaturiti dal rapporto c’è la necessità di attirare famiglie e imprese, monitorare maggiormente i parametri legati all’occupazione per capire anche l’efficacia dei numerosi servizi e iniziative sociali della città. Non da ultimo, migliorare la qualità dell’aria. “Il secondo step sarà quello di comunicare questi risultati ai capi servizio e ai responsabili del Comune in modo da avere un solco da seguire nei prossimi anni”, ci ha spiegato Arrigoni. L’obiettivo è quello di fare un controllo ogni due anni “al fine di verificare se alcuni obiettivi sono stati perseguiti e se il trend intrapreso è giusto nei diversi ambiti”.

Obbligo di redigere un rapporto di sostenibilità

Ad oggi, per le grandi aziende svizzere c’è l’obbligo di redigere e rispettare un rapporto di sostenibilità, nel solco della responsabilità sociale delle imprese. Con questa iniziativa nata spontaneamente, Chiasso ha deciso di mettersi in gioco. “Vogliamo raggiungere questi obiettivi, quindi anche i politici – ma non solo – hanno la pressione di andare in una determinata direzione”. Si tratta infatti di un trend indirizzato non solo al Comune di Chiasso, “ma a livello mondiale, perché l’ONU ha esposto gli obiettivi per il 2030 già nel 2015. Noi nel nostro piccolo abbiamo quindi preso questa struttura per vedere cosa si può migliorare nella vita quotidiana”, ha concluso il sindaco. Non è quindi da escludere che anche altri enti locali seguiranno l’esempio.

Commenti: 4
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Bla bla bla … esiste anche la certificazione iso 14001… la verita é che tutta panna montata ad hoc per fare business e nient’altro … oggi l’ambiente é diventato business , e lo sa bene Bill Gates oggi maggiore propritario terriero negli USA. La sostenibilita la raggiungiamo se dimezziamo la popolazione mondiale , oppure consumiamo la meta … arrivare a fine anno con le risorse che il pianeta mette a disposizione é il traguardo… e non come oggi dove a giugno avremo gia esaurito le risorse per quest’anno. Ma questo é un traguardo raggiungibile non per mano dell’uomo che cresce come un virus in vitro , ma solo se ci dovesse essere un cataclisma che ridimensiona la specie come noi facciamo con il lupo e altro …
2 anni fa
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2 risposte
Questo commento è stato modificato dall'utente 2 anni fa
ISO chi l'ha inventata è un genio, hanno creato la truffa perfetta, ci sono aziende ISO 9001 ecc.... che credevano una volta ottenuta di fare affaroni, invece hanno butato solo soldi per nulla. La novità per i creduloni è ottenere l'etichetta "città dell'energia" dove basterebbe guardare le bollette della corrente e cambiare le illuminazioni pubbliche a LED. Per chi ha qualche anno, alle entrate delle città c'era il cartello "città denuclearizzata".
2 anni fa
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Concordo
2 anni fa
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😂😂😂🤣🤣🤣😄😄😄
2 anni fa
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