
Dopo 16 anni l’Osteria "L’Uliatt" di Chiasso chiuderà i battenti. Aperto nel 2008 e divenuto nel tempo un punto di incontro per la comunità chiassese, ma soprattutto un luogo di interscambio tra la realtà della Fondazione Diamante e la cittadina, il ritrovo cesserà la sua attività di ristorazione alla fine dell’anno. "La notizia della chiusura dell’osteria L’Uliatt, arrivata a ciel sereno ha stupito negativamente molte persone", scrivono Moreno Colombo, Stefano Tonini, Tiziana Grignola, Edo Cavadini, Daniele Raffa e Luigi Rigamonti in una petizione inoltrata al Consiglio della Fondazione Diamante. Nel testo della petizione viene sottolineato da Moreno Colombo come ancora ricorda "unitamente al compianto Mario Ferrari (allora Direttore della Fondazione Diamante) ed io - in quel periodo - da poco eletto Sindaco di Chiasso abbiamo tanto voluto ridare ai chiassesi uno spazio da tempo lasciato abbandonato. Questo ritrovo ha dato visibilità a tutte le persone impiegate, soprattutto, dando loro, il valore che meritano. Ancora in questi giorni - a pranzo - il locale registra il tutto esaurito. Situazione attuale utenti tristi e disorientati; clienti dispiaciuti, delusi e anche arrabbiati". Motivo per cui con questa petizione (i cui moduli devono essere depositati presso le Cancellerie comunali entro il 30 novembre 2024) i firmatari chiedono al Consiglio della Fondazione Diamante di rivedere la decisione di chiudere l’Osteria L’Uliatt di Chiasso.