![©Gabriele Putzu](https://dexter-cdn01.gruppocdt.ch/ticinonews/stories/2025/02/13/960x640/42a8da13-194e-4e3e-b685-3d092e603676.jpeg)
La Posta intende chiudere venti uffici postali in Ticino. È parte del piano di trasformazione del Gigante Giallo che vuole, entro la fine del 2028, avere una rete di uffici di circa 600 filiali gestite in proprio e 1'400 in partenariato. Ed è stato proprio questo il tema del secondo incontro tra il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta, accompagnato da Raffaele De Rosa e Marina Carobbio, il Ceo della Posta Roberto Cirillo e Martina Bellodi, responsabile della rete postale cantonale, avvenuto ieri a Bellinzona. Il primo, ricordiamo, si è tenuto lo scorso ottobre. "Siamo stati informati sul proseguo delle discussioni con i Comuni toccati", ha spiegato lo stesso Vitta al Corriere del Ticino, aggiungendo che "dall'incontro è emerso che con alcuni Enti locali è stato raggiunto un accordo, con altri si sta ancora lavorando, e con altri ancora trovare un punto di incontro non sembra facile".
Fissato il terzo incontro
Durante l'incontro di ieri è stato fissato un terzo momento in cui le parti si ritroveranno per discutere i piani. "Abbiamo deciso di fissare un altro incontro prima dell'estate, così da avere un quadro più chiaro della situazione", ha continuato a spiegare Vitta al foglio di Muzzano, sottolineando come "l'auspicio è che in questi dialoghi ci sia la volontà di trovare delle soluzioni reali". Il Cantone, per ora "è soddisfatto per le soluzioni trovate con alcuni Comuni", mentre la Posta ha chiarito che continuerà a parlare con le realtà interessate dal piano di trasformazione.