Il 23 agosto La Posta ha annunciato la chiusura di una ventina di uffici postali in Ticino e Mesolcina entro il 2028, su un totale di 62 attualmente in servizio. I primi 12 sono già stati definiti e tra questi risulta anche l’ufficio postale di Solduno, motivo per cui Luca Renzetti e Gionata Genazzi - unitamente ad altri 37 firmatari - hanno inoltrato un'interrogazione al Municipio di Locarno, nella quale viene ricordato come il quartiere di Solduno conta più di 2'500 abitanti (includendo i quartieri di Ponte Brolla/Vattagne e Campagna, la popolazione totale raggiunge circa 5'000 persone) "e offre una moltitudine di servizi molto apprezzati dalla popolazione (Centri della grande distribuzione, esercizi pubblici, negozi, take-away, ecc.). Tra questi, uno dei più apprezzati è sicuramente quello dell’ufficio postale. In questo contesto non va dimenticato che negli ultimi anni il quartiere ha vissuto un certo fervore nell’ambito della costruzione e dell’aumento demografico all’interno del quartiere. Tendenza che è sicuramente legata alla qualità e varietà dei servizi offerti".
"Un'attività ancora molto intensa e necessaria"
Diversi firmatari della presente interrogazione, abitanti del quartiere di Solduno, "possono confermare che l’ufficio postale ha un’attività ancora molto intensa e molto spesso è necessario aspettare in fila prima di essere serviti, a dimostrazione dell’importanza di questo servizio. Senza contare chi, anche di fuori città, facendo capo ai servizi dell’ufficio postale usufruisce anche di altri servizi all’interno del quartiere con le relative ricadute economiche". Inoltre - si legge sempre nell'interrogazione - il quartiere di Solduno è abitato da un numero importante di anziani "che utilizzano in modo frequente questo servizio, perché non pratici dei servizi digitali che la Posta offre. In questo senso anche lo spostamento di queste persone per semplici commissioni potrebbe risultare difficoltoso". L’importanza dell’ufficio postale è anche stata riconosciuta dal Municipio della Città. "Sabato 24 agosto 2024 il sindaco Nicola Pini ha infatti sottolineato l’importanza sociale ed aggregativa del servizio pubblico all’interno di questo quartiere e ha ricordato come nel corso del 2021 'La Posta' abbia investito per ammodernare la sede di Solduno (motivo che cozzerebbe con la decisione di chiudere la sede)".
L'interrogazione
Con la presente vengono quindi poste le successive questioni.
1. L’art. 34 dell'Ordinanza sulle poste prevede che “Prima di chiudere o trasferire un ufficio o un'agenzia, la Posta consulta le autorità dei Comuni interessati. Si adopera per trovare una soluzione di comune accordo”. A tal riguardo, la Posta ha preso contatto con il Municipio?
2. Se si, come si è posto il Municipio nei confronti di questa notizia; se no, come intende reagire il Municipio a queste mancanze?
3. Concorda il Municipio con gli interpellanti, che la chiusura dell’ufficio postale di Solduno sarebbe un duro colpo per il quartiere? Non solo per i suoi abitanti, ma anche per l’attrattività futura del quartiere e di riflesso della Città di Locarno?
4. Esiste uno studio o una valutazione economica dell’impatto che la chiusura dell’ufficio postale potrebbe avere sulle attività commerciali e sulla qualità di vita nel quartiere di Solduno? Se no, il Municipio intende commissionarne uno?
5. Come intende il Municipio garantire che l’eventuale chiusura dell’ufficio postale non comprometta l’attrattività futura del quartiere, soprattutto alla luce dell’aumento demografico e del recente sviluppo urbanistico menzionato nell’interrogazione?
6. Nel caso in cui l’ufficio postale venisse chiuso sono previste alternative adeguate per garantire che i cittadini di Solduno possano continuare ad accedere ai servizi postali senza significativi disagi? La Posta ha menzionato quali potrebbero essere queste alternative?
7. Il Municipio ha intenzione di attivarsi con tutti i mezzi a sua disposizione per evitare questa chiusura?
8. Quanti sono i posti di lavoro che attualmente occupa La Posta nella sua sede di Solduno?
9. La Posta ha garantito che non ci si saranno licenziamenti, ma in caso contratio, la Città come si pone davanti alla possibile perdita di questi posti di lavoro?
10. Nei prossimi mesi il Consiglio di Stato ha già annunciato che si incontrerà con i vertici della Posta per discutere queste chiusure. Intende il Municipio essere parte attiva, nel limite delle sue possibilità, in queste discussioni?