La Posta
Chiusure postali, in diversi Comuni gli uffici diventano agenzie
Google Maps - Gentilino
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Redazione
16 ore fa
Da uffici postali ad agenzie. È quanto si sta concretizzando per molte delle filiali che la Posta intende chiudere nella Svizzera italiana. Alcuni comuni come Tresa, Cugnasco-Gerra e Bellinzona hanno già trovato soluzioni con negozi vicini. In altri quartieri si sta valutando il servizio a domicilio ma c’è anche chi, come Locarno, promette battaglia.

Mercoledì si è tenuto l’ennesimo incontro interlocutorio tra La Posta e il Governo ticinese, durante il quale è stato confermato che in alcuni dei Comuni toccati dalle chiusure postali si è trovata una soluzione per la continuità del servizio, ovvero la trasformazione in agenzia. Ma in altri non ancora, come Novazzano e Riviera.

Bellinzona, Lugano e Piano di Magadino

Cominciamo il nostro giro dalla capitale, dove le filiali toccate dalla nuova strategia della Posta sono due: San Paolo e Semine. Ebbene nel primo caso, ci conferma l’Esecutivo bellinzonese, salvo sorprese nel giro di pochi mesi l’attività postale sarà trasferita in un commercio nelle vicinanze. Per le Semine, invece, la soluzione non c’è ancora. In sospeso anche il destino delle filiali toccate di Lugano: l’Esecutivo sta ancora sondando l’interesse di eventuali partner. Dove invece la trattativa è già andata in porto è sul Piano di Magadino, a Cugnasco-Gerra. Verso l’autunno sarà un’attività economica di paese a svolgere anche il compito di agenzia postale e la popolazione sarà informata attraverso una serata pubblica.

Malcantone e Mendrisiotto

Anche nel Comune di Tresa le carte sono già scoperte: l’ufficio postale di Monteggio si trasferirà al City Carburoil di Madonna del Piano, “un punto di aggregazione” lo descrive il sindaco Piero Marchesi che aggiunge: “Anche gli orari di apertura saranno così prolungati”. Tempo pochi giorni e pure Mendrisio, ci dicono dal Municipio, dovrebbe poter ufficializzare il partenariato con un’attività economica del quartiere di Arzo.

Dal servizio a domicilio al partenariato con altre realtà

Detto di chi sta compiendo il passo verso l’agenzia, c’è anche chi, come Collina d’Oro, si è visto offrire dalla Posta la possibilità di un servizio a domicilio per sopperire alla chiusura di Gentilino, privo di attività commerciali. Gli abitanti si sono mobilitati con una petizione e dal Municipio ci fanno sapere che, quale ultima ratio, si sta valutando di proporre il servizio alla casa comunale. Quale alternativa alla filiale di Solduno a Locarno, la Posta ha invece prospettato il partenariato con Migros. Ma qui il Comune sta facendo il possibile per opporsi all’annunciata chiusura visto che, citiamo, “la Posta attuale è ben frequentata e non solo dagli abitanti del quartiere ma anche dai valmaggesi e dalle persone di passaggio”.

C'è chi vive ancora nel dubbio

Infine, c’è anche chi, come Novazzano e Riviera, dopo un primo incontro interlocutorio la scorsa estate dalla Posta non ha più saputo nulla. Prassi vuole che sia l’azienda stessa, a cui spetta la decisione ultima, a trattare e valutare eventuali partenariati: vanno soppesati spazi del locale, accessibilità, orari di apertura. I Comuni attendono e incrociano le dita. Anche se, il passato insegna, una volta presa la decisione il gigante giallo tira dritto. Licenziamenti sono sempre stati esclusi, ma se ne saprà di più nel corso della primavera.