Ticino
Cinema: c’è chi apre e chi no
Redazione
4 anni fa
Ci sono le sale ma non ci sono i film: per questo motivo diversi cinema ticinesi stanno ancora aspettando ad aprire, condizionati dalla distribuzione italiana. C’è però chi osa comunque

Il cinema ticinese si trova in un’impasse: nonostante gli allentamenti gli darebbero la possibilità di riaprire, pur con limiti alla capienza, sono condizionati dalla distribuzione italiana che attende ancora di capire se valga la pena riprendere a distribuire titoli nelle sale. Ci sono le sale dunque, ma non ci sono i film. Teleticino ha intervistato due titolari di cinema ticinesi, l’Otello di Ascona e il Multisala di Mendrisio, che hanno scelto approcci diametralmente opposti alla questione, anche perché si rivolgono a tipologie di pubblico differenti.

L’Otello: “Ripartiamo con i film rimasti in sospeso”
“Siamo una sala piccola, storica ma piccola, inoltre programmiamo film che escono dal solito giro di distribuzione e il nostro pubblico è molto affezionato proprio per le scelte che facciamo”, spiega Antonio Prata, direttor del Cinema Otello di Ascona, “è ovvio che è anche un pubblico molto adulto e che sicuramente è rimasto a lungo chiuso in casa impaurito: la domanda quindi ora è ‘come reagirà?’ Noi apriremo il 30 aprile con due film che avevamo in cartellone proprio prima della seconda ondata, anche per dare una continuità con quello che eravamo prima”. I due film in questione sono Mank, di David Fincher, e The Midnight Sky di e con George Clooney. Sarà comunque necessario seguire un rigido protocollo: “Distanziamento tra le persone, anche alle casse e nelle uscite, e mascherina nelle sale. Inoltre disinfetteremo tutti i luoghi ogni giorno, ritengo che con questo lavoro sicuramente la sala resterà un posto sicuro come lo era forse anche prima, pur durante la pandemia”.

“Aspettiamo la distribuzione italiana”
Diversa la situazione al Multisala di Mendrisio come testimonia l’assenza di programmazione all’esterno della sala: “In Svizzera tedesca sono già ripartiti ma solo nelle città principali, con qualcuno anche nella Svizzera romanda. In Ticino siamo ancora fermi perché siamo legati alla riapertura delle sale in Italia”, spiega Luca Morandini, gestore delle sale di Mendrisio e distributore della Morandini Film Distribution. Riapertura delle sale che sarebbe dovuta avvenire tecnicamente ieri “ma ci sono ancora poche sale disponibili, anche perché le distribuzioni stanno valutando la situazione e riorganizzando l’uscita dei film. Io presumo che stiano capendo se tra due settimane l’apertura sarà sostenibile, quindi se non si chiuderà più secondo me metteranno i grossi titoli sul tavolo e faranno una pianificazione seria delle uscite”. Quindi, continua Morandini: “Sono loro in fondo che dettano il momento della riapertura, c’è qualcuno che è già pronto ma se c’è un prodotto al mese e noi abbiamo bisogno almeno una o due novità a settimana ci vorrà del tempo”.

“Il cinema in sala rimane importante, lo dimostra Godzilla vs Kong”
Morandini si sta comunque impegnando su più fronti: a breve ripartirà il cinema all’aperto, che aveva dato buoni frutti l’anno scorso. Il gestore del multisala comunque non ha dubbi sulla centralità delle sale nella distribuzione dei prodotti cinematografici, come dimostra l’esempio statunitense: “Tutti si sono accorti che i 200 milioni fatti in tre giorni da Godzilla vs Kong, uscito in contemporanea sulle piattaforme online. La gente l’ha ignorato sulle piattaforme ed è andata tutta al cinema a vederlo. L’esperienza cinematografica collettiva si può avere solo al cinema e la centralità della sala garantisce anche un apporto di pubblicità e di marketing al film enorme perché sale sono capillari”.

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