
Gli attacchi violenti subiti la scorsa settimana da cinque donne, a Ginevra, hanno scosso l’opinione pubblica. Tuttavia, la denuncia di tali abusi rappresenta solo la punta dell’iceberg. Per questo motivo le donne del PS hanno presentato oggi a Berna un piano di cinque punti, con il quale vogliono evitare che simili eventi possano ripetersi.
“L’UDC ha sempre fatto di tutto per boicottare ogni tentativo di miglioramento della situazione: si è opposta alla ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne, e si è ripetutamente espressa in maniera cinica sulle vittime di violenza" ha dichiarato Marina Carobbio Guscetti, Consigliera nazionale e vice presidente del PS svizzero. "Vorrei ricordare qui la dichiarazione della Consigliera nazionale UDC Andrea Geissbühler, secondo la quale le donne che si comportano in modo “sprovveduto” sarebbero co-responsabili dello stupro” ha aggiunto la parlamentare ticinese. "Noi non abbiamo bisogno di un dibattito ideologicamente surriscaldato, ma di misure concrete e efficaci contro la violenza sulle donne!"
"La violenza contro le donne è anche un tema per la salute pubblica" ha sottolineato Carobbio. "Medici e personale sanitario devono essere istruiti specificamente sulla violenza sulle donne, non solo per essere in grado di trattare le ferite fisiche e psichiche al meglio, ma anche per poter documentare i casi. È risaputo che una documentazione precisa è fondamentale per le vittime durante un processo di divorzio o per le misure di protezione".
Secondo la Consigliera nazionale la Svizzera deve concretizzare velocemente la Convenzione di Istanbul: "Urge finalmente una strategia nazionale contro la violenza sulle donne e sui bambini, e contro la violenza domestica. La Svizzera dispone di una strategia nazionale contro il Littering, e di una contro gli Hooligan, ma in questo settore fondamentale ne è priva. Ciò è inaccettabile".
Ecco, pertanto, il piano proposto contro la violenza di genere, che deve contenere i seguenti punti:
1. Campagna di prevenzione “No è No”: "Spesso succedono delle violenze per il semplice fatto che un No non viene accettato. Il No viene percepito come una sfida sportiva o romantica, e questo atteggiamento diventa un terreno fertile per molestie e violenze. Noi chiediamo alla Confederazione di lanciare in tempi rapidi una campagna. La prevenzione della violenza deve essere fatta in particolare nelle scuole e deve iniziare già molto presto. La prevenzione di altre forme di violenza contro le donne, e specialmente nel settore della violenza domestica deve essere intensificata e finanziata in misura importante dalla mano pubblica. Finora questo compito è stato delegato soprattutto a piccole NGO, che si finanziano attraverso le donazioni. Bisogna assolutamente aumentare i mezzi finanziari!"
2. Rinforzare le offerte di consulenza e terapia: "È necessaria un’ampia rete di servizi di consulenza e di terapia facilmente accessibili".
3. Rinforzare le case protette per le donne: "Le donne che sono toccate dalla violenza domestica hanno bisogno di protezione, consulenza e sostegno. Ma le case protette sono occupate in modo tale che devono mandare le donne in cerca di aiuto in altri cantoni o rifiutarle del tutto. Al momento la Svizzera dispone di 300 letti in case protette, ma si stima che il fabbisogno effettivo è di almeno 750. Inoltre è molto importante disporre di un numero maggiore di programmi e soluzioni per la fase dopo il soggiorno nella casa protetta. Dipende molto dal cantone nel quale abita se la donna può chiedere aiuto a una casa protetta con sufficienti risorse e finanziamenti. Le risorse per le case protette devono essere aumentate, e il finanziamento deve essere unificato".
4. Creare un osservatorio indipendente: "Per poter realizzare delle misure efficaci contro la violenza sulle donne è importante disporre di dati scientifici e di una statistica completa".
5. Introdurre finalmente le misure per la parità: "La Convenzione di Istanbul lo dice chiaramente nel preambolo: la parità di diritto e di fatto tra uomo e donna è un elemento centrale di prevenzione dalla violenza contro le donne. Finché le donne saranno svantaggiate strutturalmente, ci sarà la violenza contro le donne".
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