Il capodicastero Territorio e mobilità di Bellinzona, Mattia Lepori, ha espresso forte disaccordo sulla proposta di rinviare a data da stabilire la costruzione della circonvallazione ferroviaria della città. Stando a quanto riporta il Corriere del Ticino, Lepori e i membri del Municipio sostengono in particolare che la tratta nella galleria tra Gnosca e Sementina, che permetterebbe ai treni merci di aggirare l’agglomerato urbano, debba essere realizzata quanto prima, e non dopo il 2050 come previsto dal Consiglio federale. A fine ottobre, l’Esecutivo di Bellinzona ha quindi formalizzato la propria posizione, indirizzando una lettera all'Ufficio federale dello sviluppo territoriale, nell’ambito della consultazione sul Piano settoriale dei trasporti. I servizi cantonali stanno ora raccogliendo tutte le prese di posizione, che saranno poi inviate a Berna entro il 16 dicembre.
Opera entro il 2035
Nonostante il rinvio della circonvallazione deciso dalle Camere federali, l'Esecutivo della Turrita insiste tuttavia sulla necessità di realizzare l’opera entro il 2035, sottolineando che non esistono motivi tecnici o strategici che giustifichino ulteriori rinvii. Secondo le autorità comunali, il progetto va incluso tra quelli da completare nel medio periodo, come indicato nel Programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria (PROSSIF). La richiesta di accelerare la costruzione della circonvallazione è condivisa anche dalla Pro Gottardo, l’associazione che dal 2016 promuove il completamento di AlpTransit, la quale considera l’opera fondamentale per ridurre il rischio di problemi di sicurezza e di inquinamento acustico nel centro cittadino, legati al traffico ferroviario. Durante un incontro organizzato dall’Unione cristiana imprenditori ticinesi, il direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, Martino Colombo, ha ribadito l'importanza della circonvallazione in relazione all’aumento del traffico merci, che genera un forte impatto acustico e potenziali pericoli. Tuttavia, ha anche riconosciuto che convincere le autorità federali a modificare la propria posizione sarà una sfida. Nella documentazione ufficiale, infatti, si precisa che la realizzazione della circonvallazione sarà presa in considerazione solo durante una futura fase di ampliamento del PROSSIF. Nonostante questo, il Municipio ha confermato l’intenzione di proseguire con il progetto, anche se dovesse trattarsi di una versione non completa dell’opera.
I costi
Per quanto riguarda i costi, le due varianti per la galleria tra Gnosca e Sementina prevedono un tunnel a doppio binario, dal costo di circa 2,5 miliardi, e una soluzione con due tubi a binario unico, che sarebbe meno costosa, circa 1,5 miliardi. L’Esecutivo ha sottolineato che sarà necessario un contributo straordinario rispetto ai fondi già previsti per la ferrovia. Il progetto complessivo prevede una tratta di 11,5 km, che partirebbe a sud di Claro e proseguirebbe fino a Sementina, con la possibilità di includere una fermata nel nodo di Camorino, dove la nuova linea si intersecherebbe con quella Bellinzona-Locarno, come previsto dalle autorità federali.