Acquistare lo stabile EFG, a conti fatti, farà risparmiare i ticinesi. Ne è convinto il comitato a sostegno della cittadella della giustizia da oltre 200 milioni, che oggi ha spiegato le proprie ragioni. “Se non compriamo lo stabile Botta, non riusciremo a svuotare l’altro palazzo e a ristrutturarlo, e continueremo a pagare milioni di affitti”, spiega ai microfoni di Ticinonews la deputata PLR Natalia Ferrara. “Solo per le sedi transitorie sono stati preventivati 31 milioni per adeguare gli spazi, senza contare le spese dei traslochi. Si parla di quasi 100 milioni senza avere una soluzione. Questo è uno spreco”.

Secondo Ferrara, chi dice che si tratta di un acquisto troppo costoso, soprattutto in un periodo simile in cui i soldi scarseggiano, si sbaglia. “I contrari continuano a dire basta sprechi e lo diciamo anche noi: basta sprecare i soldi dei ticinesi in affitti e in riparazioni per mettere cerotti. Serve una sede funzionale e l’acquisto dello stabile Botta lo permetterebbe”.

Oltre alle obiezioni di tipo economico ve ne sono altre concernenti, ad esempio, una “concentrazione eccessiva” della giustizia a Lugano. A tal proposito “il popolo ticinese si è già espresso – ricorda la granconsigliera liberale radicale -. È scritto nella nostra costituzione dove si trovano le sedi dei tribunali. La Corte di appello e revisione penale era provvisoriamente a Locarno, ma lì andrà il Tribunale delle espropriazioni”. Insomma “la casa della giustizia è a Lugano, ma a favore di tutto il Ticino, con la possibilità, tra l’altro, di accedere al centro cittadino con i mezzi pubblici in qualsiasi momento”.

Le polemiche che nelle ultime settimane stanno investendo la giustizia, prima in Magistratura e adesso con il Tribunale penale cantonale, potrebbero giocare un ruolo nella vicenda. “Tutto quello che sta succedendo mi preoccupa, perché la giustizia è un potere importante e noi vogliamo sicurezza per i cittadini”. In questo senso “mi auguro che si riuscirà a superare questo momento difficile anche con un voto di fiducia della popolazione a favore della cittadella”, conclude Ferrara.