Ticino
Cognomi "non svizzeri": Cassis sarebbe una prima storica
Cognomi "non svizzeri": Cassis sarebbe una prima storica
Cognomi "non svizzeri": Cassis sarebbe una prima storica
Redazione
8 anni fa
Stojanovic ha analizzato i cognomi di tutti i 116 consiglieri federali. Anche Blocher non è tipicamente svizzero

Se il ticinese Ignazio Cassis o il ginevrino Pierre Maudet dovessero essere eletti in Consiglio federale, saremmo di fronte a una prima storica per la Svizzera.

Entrambi hanno infatti un cognome che non è mai stato portato da nessuno svizzero prima del 1900, ciò che finora non era mai accaduto.

Sui 116 consiglieri federali eletti dal 1848 ad oggi, solo sei avevano cognomi "non svizzeri", ma tutti provenivano da famiglie naturalizzate prima del 1900.

A evidenziare questa particolarità è il politologo ticinese Nenad Stojanovic, che alla luce del dibattito sulla doppia nazionalità ha realizzato un corposo studio insieme alla collega Lea Portmann.

Stojanovic e Portmann hanno preso quale base il libro dei cognomi della Svizzera, che comprende tutti i nomi di famiglia registrati dai comuni svizzeri prima del 1962.

Da questo libro si evince che gli unici sei consiglieri federali con cognomi non tipicamente svizzeri sono stati Paul Ceresole (cognome originario dell'Italia), Adrien Lachenal (Francia), Georges-André Chevallaz (Francia), Elisabeth Kopp (il cui cognome da nubile, Iklé, è di origine tedesca), Pascal Couchepin (Francia) e Christoph Blocher (Francia). Tutti gli altri consiglieri federali avevano o hanno cognomi già presenti in Svizzera prima del 1800.

I primi Cassis invece sono stati naturalizzati nel 1908, a Cadenazzo, mentre non esistono tracce di Maudet svizzeri prima del 1962.

L'unica candidata con un cognome tipicamente svizzero è quindi la vodese Isabelle Moret.

È comunque interessante notare come anche la maggior parte delle altre persone che si erano fatte avanti per succedere a Didier Burkhalter porta cognomi "non svizzeri".

Come Christian Vitta, il cui primo membro di famiglia naturalizzato svizzero risale al 1924, come Laura Sadis, di cui non si ha tracce di avi svizzeri prima del 1962, o ancora come Jacqueline de Quattro, anche lei con un cognome non presente nella lista del 1962.

Lo studio integrale realizzato da Stojanovic e Portmann è disponibile al seguente link: http://www.defacto.expert/2017/09/12/nicht-schweizer-namen-im-bundesrat-die-wahl-von-cassis-oder-maudet-waere-praezedenzlos/

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