Ticino
Coleottero giapponese decuplicato in un anno
Immagine wikipedia
Immagine wikipedia
Andrea Ramani
3 anni fa
Il famelico e invasivo insetto continua la sua espansione nel nostro Cantone. Il Servizio fitosanitario studia nuovi metodi per combattere l’invasione, persino il ricorso a dei cani per la ricerca delle larve

Nella primavera del 2017 iniziarono a comparire sulle pagine di giornale le prime notizie di puntuali avvistamenti del coleottero giapponese (popillia japonica), un insetto nocivo e particolarmente famelico. A quattro anni di distanza l’infestazione non si è interrotta: il numero di individui del coleottero giapponese e la sua espansione sul territorio cantonale sono cresciuti.

Popolazione decuplicata
Nel suo ultimo bollettino settimanale il Servizio fitosanitario ha tracciato un bilancio del 2021. In 12 mesi, nella zona infestata, la popolazione del coleottero giapponese è cresciuta di circa 10 volte rispetto al 2020 e l’areale di diffusione si è esteso di quasi 4 chilometri verso nord. La presenza dell’insetto è stata confermata in tutto il Mendrisiotto e nella parte sud del Malcantone e del Luganese.

Se le prime notizie battute dalla stampa parlavano di pochi adulti, in una trappola posizionata in zona del focolaio principale quest’anno sono stati catturati quasi 2000 insetti. Inoltre, alcuni individui ritrovati nella zona cuscinetto (cfr. immagine) fanno temere lo scoppio di nuovi focolai nel corso dei prossimi anni.

Le zone di diffusione della popillia japonica (febbraio 2021). Immagine Servizio fitosanitario cantonale
Le zone di diffusione della popillia japonica (febbraio 2021). Immagine Servizio fitosanitario cantonale

Danni alle colture, ma non solo
La popillia japonica è una specie particolarmente famelica: il Servizio fitosanitario ha osservato gravi danni sulle rose e soprattutto in vigna, dove in alcuni casi sono state registrate defogliazioni importanti, e sottolinea la necessità di mettere in atto delle misure per contenerne un’ulteriore diffusione.

Funghi, nematodi e persino cani contro il coleottero
Con l’adesione al progetto europeo IPM Popillia Horizon 2020, il Servizio fitosanitario cantonale intende sperimentare nuovi metodi per combattere il coleottero giapponese. Si parla di funghi e nematodi entomopatogeni e persino dell’addestramento di cani per la ricerca delle larve. In parallelo sono state confrontate diverse trappole per la cattura di massa, per aumentare i mezzi a disposizione nella lotta sul breve termine.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata