
Mobilità e ampliamento della tratta di AlpTransit. Questi i temi principali al centro dell’incontro avvenuto oggi tra diverse autorità cantonali, in particolare il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra, e il ministro italiano per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci. “Sono felice di aver aderito all’invito di Guerra”, ha dichiarato Musumeci ai microfoni di Ticinonews. “Il corridoio in questione interessa la Confederazione, in particolare il Ticino, e alcuni territori dell’Italia del nord. Nei prossimi giorni sottoporremo il tema all’attenzione del ministero per le infrastrutture e i trasporti, immaginando magari un tavolo bilaterale che possa consentire uno scambio di idee e di fissare obiettivi certi”.
La missiva
L’incontro odierno ha permesso anche di consegnare a Musumeci una lettera firmata da Ticino, Lombardia, Piemonte e Liguria, in cui si chiede di forzare il completamento di questa tratta. Adesso “si tratta di esaminare le istanze evidenziate nella petizione e di organizzare un incontro per confrontarci e per capire quali sono i temi che possono essere affrontati e risolti, e quali invece vanno trattati a lunga scadenza”, ha concluso Musumeci.
Guerra: "Importante lavorare assieme"
“Abbiamo un grande interesse a completare AlpTransit, per evitare un collasso delle nostre vie di transito”, ha rilevato Guerra. “Dalla parte italiana vi è pure la necessità di questo completamento, perché è il perno centrale del corridoio ferroviario Rotterdam-Genova”. Purtroppo “su questo corridoio ci sono molti pezzi incompleti e ciò porta i treni a circolare a una velocità media di appena 65 km/h tra Lugano e Milano”. Da qui “l’importanza di lavorare assieme affinché l’opera venga completata il prima possibile e non dopo il 2050”. Aspetto, quest’ultimo, su cui dovrà esprimersi il Consiglio federale.