Estate
Con il caldo è boom di condizionatori, ma attenzione alle regole
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Redazione
3 mesi fa
Per installare un condizionatore è necessaria una licenza edilizia e il via libera da parte del Comune di residenza e del Cantone richiede i suoi tempi.

Le temperature estive si sono fatte attendere quest’anno. Ma ora che l’ondata di caldo è arrivata, è partita la corsa a cercare dei rimedi per mantenere al fresco la propria casa. E per chi l’afa proprio non la sopporta, l’unica soluzione può diventare il condizionatore. Le chiamate, da abitazioni o uffici, in questo mese di certo non mancano. “Abbiamo circa 3-4 richieste di sopralluoghi preventivi al giorno”, conferma a Ticinonews Simone Poggi, CEO di Osatech, azienda che si occupa anche di installare questi macchinari. “Possiamo dire che il caldo ha risvegliato le persone ed effettivamente c’è una forte domanda”.

L’iter burocratico

Il periodo più intenso è quello attuale, ma il lavoro inizia già da fine febbraio e si protrae fino a metà ottobre. Anche perché per installare un condizionatore è necessaria una licenza edilizia e il via libera da parte del Comune di residenza e del Cantone richiede i suoi tempi. “L’iter burocratico comincia con una domanda specifica in cui si indicano tutte le caratteristiche tecniche”, prosegue Poggi. Il documento “deve passare prima dal Comune e poi dal Cantone. Una volta ricevuto l’ok per quanto riguarda gli standard fonici, ci sono le tre settimane di pubblicazione”. In sintesi “si deve calcolare che, velocizzando il processo, sono richiesti 45 giorni”.

Cosa dice la legge

Il consiglio di Poggi per i ritardatari è di mobilitarsi in vista del prossimo anno. Depositare una richiesta a posteriori –spiega l’ufficio delle domande di costruzione del Cantone – è una violazione della legge dal punto di vista formale, come per qualsiasi procedura edilizia. Certo, degli episodi si sono visti, come ad esempio nella città di Locarno, il cui servizio domande di costruzione ci dice: “Qualche caso in passato c’è stato, ma da alcuni anni la percezione è che la popolazione sia più attenta al tema. A livello generale, la conseguenza può essere una multa amministrativa. Oppure, in caso di violazione dei parametri fonici, può essere necessario installare dei metodi per attutire il rumore”.

I criteri da rispettare

Nei casi più estremi, aggiunge il Cantone, si può arrivare alla richiesta di rimozione del condizionatore. Tra i parametri da rispettare – spiega ancora il CEO di Osatech – uno dei più importanti è proprio quello del rumore. “Occorre sicuramente rispettare il discorso della silenziosità delle macchine, delle distanze tra uno stabilimento e l’altro e, soprattutto, si devono mettere dei condizionatori che siano consoni all’abitazione”, conclude Poggi.