Ticino
Con Matteo Salvini 'salta' l'accordo sui frontalieri?
Con Matteo Salvini 'salta' l'accordo sui frontalieri?
Con Matteo Salvini 'salta' l'accordo sui frontalieri?
Redazione
7 anni fa
Se la Lega guiderà il Governo italiano, potrebbero cambiare le carte dell'intesa sull'imposta alla fonte

La ratifica del nuovo accordo fiscale sulla tassazione dei frontalieri slitterà dopo le elezioni italiane, hanno ribadito più volte gli addetti ai lavori. Ma ora potrebbe anche saltare. Se infatti la Lega di Salvini guiderà il Governo italiano, potrebbero cambiare le carte dell'intesa. Secondo quanto rivela il Caffé, il movimento di Salvini ha promesso una tassa unica del 15%, la cosiddetta "flat tax", che permetterebbe ai frontalieri di pagare in Italia più o meno come in Ticino. 

Oggi, ricordiamo, con l'accordo siglato a metà degli anni '70 i frontalieri sono esenti dalla dichiarazione fiscale in Italia sui redditi percepiti in Svizzera, ossia non pagano alcuna imposta. 

Con il nuovo accordo, ratificato nel 2015 ma ancora non entrato in vigore, si parificherà il frontaliere al contribuente italiano. La sua retribuzione sarà quindi sottoposta alle 5 aliquote fiscali in Italia (si parte dal 23% su 15mila euro, poi si sale al 27%, 38%, 41% fino al 43% per i redditi più elevati). 

Con la flat tax si propone un'aliquota fiscale unica per tutti, famiglie e imprese, del 15%, con una fascia esente fino a 7mila euro. Una tassazione che si avvicinerebbe a quella del Ticino e ridurebbe l'effetto deterrente che il Cantone spera di ottenere con il nuovo accordo: rendere meno attrattivo il Ticino per i frontalieri. 

Ora spetterà vedere se Salvini vorrà concretizzare la proposta fatta prima delle elezioni. In ogni caso i tempi per la ratifica del nuovo accordo sono lunghi. Secondo Samuele Vorpe, responsabile del centro competenze tributarie della Supsi, se l'accordo venisse fosse firmato dal governo italiano entro l'anno, non entrerà in vigore prima del 2021. 

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