Maltempo
Evacuazione in Val Lavizzara, una decina di persone ha scelto di restare
©Gabriele Putzu
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17 giorni fa
Non sono giunte richieste per alloggiare presso il Centro della Protezione civile di Ascona. All'interno delle zone colpite dalle misure saranno unicamente consentite attività d'urgenza da parte degli enti di primo intervento.

Sono proseguiti nella giornata di oggi i lavori di evacuazione nelle località e comprensori toccati dalla misura precauzionale decisa nella giornata di ieri in base all'analisi dei rischi effettuata dai servizi tecnici del Dipartimento del territorio. Servizi che hanno definito delle aree di evacuazione e chiusura delle vie di comunicazione per le zone già maggiormente interessate nello scorso fine settimana dai dissesti idrogeologici. Ieri, lo ricordiamo, sono state evacuate via aerea 9 persone dalla Val Bavona. Oggi invece alcuni residenti hanno lasciato le zone interessate della Val Lavizzara via strada e in modo autonomo. Nonostante le azioni di comunicazione e informazione capillare, una decina di persone ha ritenuto di rimanere nelle proprie abitazioni, sebbene queste ultime siano all'interno delle zone di sbarramento.

Nessuna richiesta per alloggiare al Centro Pci

Tutte le azioni, specifica lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC), sono state effettuate in coordinazione con i Comuni interessati e gli enti di primo intervento. Dalle ore 12 è attiva la chiusura al traffico degli accessi stradali alle zone interessate. Non sono giunte richieste per alloggiare presso il Centro della Protezione civile di Ascona messo a disposizione per l'occasione in caso di necessità.

Le zone interessate

Come detto, ad essere evacuata ieri è stata la Val Bavona, con esclusione del nucleo di San Carlo. Oggi è toccato invece all'abitato di Prato Sornico nei pressi del riale Scudau, a gran parte delle abitazioni al Piano di Peccia, in particolare in sponda orografica il nucleo di San Carlo, in sponda destra del fiume di Peccia nelle vicinanze del riale proveniente dall'Alpe di Sovenat e il nucleo di Sant'Antonio. Toccata dalla misura, infine, la località Bola-Croisa nei pressi di Mogno (Ri di Röd).

Solo attività di primo intervento

Le restrizioni interessano anche le persone preposte ai lavori di ripristino, veicoli e macchine da lavoro. Pertanto, all'interno delle zone colpite dalle misure saranno unicamente consentite attività d'urgenza da parte degli enti di primo intervento. La messa in atto delle disposizioni per questo weekend "è puntuale ed è basata sulla situazione pregressa". Analisi continue saranno effettuate con lo scopo di aggiornare i piani di emergenza. Lo SMRC è consapevole della portata delle decisioni per la popolazione della Vallemaggia ed esprime agli abitanti la propria solidarietà in questo difficile momento.