Oltre al tampone obbligatorio l’Italia si è dotata un nuovo strumento per il controllo dei passeggeri in entrata: si chiama Passenger Locator Form, concepito a livello europeo, è stato introdotto con l’Ordinanza del 16 aprile 2021 e sostituisce la vecchia autocertificazione. Sarà quindi obbligatorio all’ingresso nel Bel Paese a partire dal 24 maggio. Radio3i ha interpellato Fabio Capone responsabile per il sopraceneri Kuoni viaggi, per saperne di più: “Si tratta di un formulario online essenzialmente, concepito inizialmente dall’UE, che va a sostituire l’autocertificazione cartacea. Permette di essere tracciati e permette allo Stato di capire chi sta entrando nel suo territorio in un dato momento”. L’obiettivo, come testimoniato dal Ministero della Salute, è “facilitare la ricerca dei contatti nel caso in cui i viaggiatori siano esposti a una malattia infettiva viaggiando in aereo”, ma va comunque compilato su qualsiasi mezzo di trasporto.
Come funziona?
Seguendo le istruzioni del Ministero della Salute italiano, per registrarsi occorre accedere al sito https://app.euplf.eu/#/, seguire la procedura, selezionare la destinazione (in questo caso l’Italia), registrarsi al sito con username e password, completando in seguito il Modulo di localizzazione digitale e inviandolo. A quel punto i passeggeri ricevono un Pdf con un codice QR via mail, che dovrà essere mostrato direttamente dallo smartphone all’imbarco o in alternativa tramite stampa cartacea. Il modulo, specifica il Ministero, dev’essere compilato da ogni adulto, mentre i minori accompagnati possono essere iscritti sul modulo dell’adulto di riferimento. Se non sono accompagnati il modulo va comunque compilato dal genitore o da un tutore prima della partenza.
“Probabilmente altre nazioni europee si aggiungeranno”
Fabio Capone testimonia che “al momento l’Italia è la prima nazione che vi ha aderito”, ma la situazione potrebbe non rimanere tale a lungo: “si pensa che altre nazioni europee andranno poi ad aggiungersi, permettendo agli Stati di avere un tracciamento molto più capillare rispetto a un formulario cartaceo”. Per Capone comunque non si tratta di un grosso cambiamento: “Evidentemente è qualcosa in più ed è qualcosa di nuovo, e come ogni cosa nuova va sperimentata: alla fine si tratta di dare online quelle informazioni che prima venivano scritte su carta”.
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