La funivia che collega Stresa con il Mottarone, montagna a cavallo dei laghi Maggiore e d’Orta, è precipitata per una quindicina di metri. A determinare l’incidente è stata la rottura di una fune, nella parte alta del tracciato. Il bilancio dell’incidente è di 14 morti e di un ferito grave. Si tratta in particolare del secondo bambino elitrasportato in codice rosso a Torino. Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco e del soccorso alpino.
Il Soccorso Alpino e il 118 piemontese hanno fatto sapere che le persone che hanno perso la vita sono morte sul colpo. I due bimbi trasportati all’ospedale Regina Margherita di Torino, di cui uno purtroppo è appena deceduto, hanno un’età presunta di 9 e 5 anni.
I carabinieri di Verbania e la sindaca di Stresa hanno fatto sapere che fra le vittime ci sono anche dei bambini e degli stranieri. Alcuni corpi sono stati nel frattempo identificati. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, fra le vittime della tragedia ci sarebbe anche un bambino di due anni, deceduto sul posto. L’agenzia Ansa indica che l’incidente ha colpito quattro famiglie, due residenti in Lombardia, una in Emilia Romagna e una in Calabria. In particolare, una famiglia residente a Pavia era di origini israeliane e un ragazzo residente in Calabria iraniano.
Si indaga anche per disastro colposo
C’è anche il "disastro colposo" tra i reati ipotizzati dalla procura di Verbania che indaga sulla tragedia del Mottarone. Lo rende noto la procuratrice , Olimpia Bossi, che coordina le indagini. La nuova ipotesi di reato si aggiunge all’omicidio plurimo colposo e alle lesioni colpose per il bimbo ferito in ospedale.Penso che procederemo per un reato piuttosto raro, che è quello di reato, naturalmente colposo, di attentato alla sicurezza dei trasporti, con conseguenza di disastro colposo", ha spiegato incontrando i giornalisti il procuratore di Verbania Olimpia Bossi.
Le aziende coinvolte sono più d’una, prima dobbiamo nominare i periti per le consulenze tecniche", ha dichiarato. "Per parlare di indagati - ha precisato - è presto". La procuratrice, parlando ai giornalisti, ha anche detto che il sistema frenante di sicurezza della funivia del Mottarone "non ha funzionato".
Gravi i bambini feriti
In base a quanto riportato dal quotidiano torinese La Stampa, il bimbo ferito di 5 anni sarebbe cosciente. Ha tuttavia riportato un trauma cranico, uno toracico-addominale e fratture agli arti inferiori. Sin da subito sono parse più gravi invece le condizioni dell’altro piccolo ferito, il bambino di 9 anni. Sempre stando alle informazioni raccolte dalla Stampa, è stato necessario rianimarlo. Sottoposto a una Tac, è stato poi intubato. Poco fa la notizia della morte. Anche lui ha subito trauma cranico, toracico e frattura delle gambe. Fabrizio Gennari, direttore del reparto di chirurgia pediatrica del Regina Margherita di Torino, ha affermato che anche il bambino di 5 anni è in pericolo di vita. Dei due al momento non si conosce nemmeno l’identità.
Cedimento di una fune
L’incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1’491 metri. Le corse durano una ventina di minuti. L’impianto era stato riaperto il 24 aprile, al termine del secondo lockdown ed era stato sottoposto a lavori di ristrutturazione nel 2016. Nella circostanza - si legge sul Corriere della Sera - era stata eseguita anche una magnetoscopia sulle funi, una sorta di esame ai “raggi x” per verificarne la tenuta. Le cabine sarebbero state smontate, ricondizionate e rimontate con impianto acustico e videocamera di sorveglianza a bordo.
Disposto il sequestro dell’impianto
La procura di Verbania ha disposto il sequestro della funivia del Mottarone. Lo rende noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. “Le operazioni di recupero delle vittime sono in corso, come le attività tecniche di repertorio propedeutiche alle indagini”, spiega l’ufficiale dell’Arma.
Si indaga per omicidio colposo plurimo
Al termine di un lungo sopralluogo sul Mottarone, teatro della tragedia, la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi ha fatto sapere che, per il momento, la sua procura procede per “omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell'impianto”.
DFAE: “al momento non ci sono svizzeri coinvolti”
Contattato da Ticinonews, il Dipartimento federale degli affari esteri fa sapere che al momento non si contano cittadini svizzeri coinvolti nell’incidente. In una nota, si specifica che “Il Consolato generale di Milano resta in contatto con le autorità locali. Il DFAE non è al momento a conoscenza di eventuali vittime svizzere. Chiarimenti in merito sono ancora in corso”.
Problemi in passato
La funivia Stresa-Mottarone era stata chiusa nel 2014 per essere sottoposta a lavori di manutenzione, prima di riaprire nel 2016. Un'altra lunga chiusura si era verificata alla fine degli anni '90. Nel luglio 2001 si era bloccata: in quel caso, l’incidente era avvenuto nel primo tratto dopo la partenza da Stresa ed è stato necessario l'intervento dei soccorritori per portare in salvo una quarantina di turisti.
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