Ticino
Contact tracing e vaccini: ecco chi c’è di là del filo
Redazione
4 anni fa
Il Cantone nell’ultimo anno ha dovuto mettere in piedi una hotline che si occupa di contact tracing, appuntamenti per i vaccini e ogni informazione sulla pandemia. L’abbiamo visitata

In una prima fase si occupavano solo contact tracing, ora aiutano anche per quanto riguarda la prenotazione dei vaccini. A Rivera lavorano coloro che rispondono al telefono (o li chiamano in caso di contact tracing) quando i cittadini hanno necessità legate alla pandemia di Covid-19, vaccini e quant’altro. Un servizio che non esisteva e che il Ticino ha messo in piedi rivolgendosi a persone che si trovavano in un momento di difficoltà professionale: “Per quanto riguarda le assunzioni siamo passati dagli Urc, quindi dalla disoccupazione, in quanto ci servivano persone che fossero disponibili da subito e quindi la ricerca è stata molto semplice”, spiega Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione.

Si parla di 220 persone per quanto riguarda l’amministrazione, spiega Pedevilla, e 183 che lavorano nei maxicentri di vaccinazione. “Il dispositivo è nato l’anno scorso, quando c’era la necessità per il contact tracing, da lì via si sono sviluppate molteplici attività. Lo sviluppo del tracciamento contatti, l’inserimento della vaccinazione, tutto quello che sono gli appuntamenti e il numero verde”, spiega Pedevilla. Teleticino ha incontrato queste persone che dalla disoccupazione hanno colto l’occasione di rientrare nel mondo del lavoro e mettersi allo stesso tempo a disposizione della collettività. Nel video le loro testimonianze.

Hanno storie diverse, ma tutti si sono trovati a essere la prima linea del Cantone quando si tratta di parlare con chi ha una necessità. Il servizio è gestito dalla Sezione del militare e per forza di cose segue una traccia militare. “Chiaramente questo per l’organizzazione, mentre il contatto con le persone, la solidarietà che bisogna dimostrare, la capacità empatica che bisogna avere, queste sono caratteristiche che hanno portato tutti i nostri collaboratori”, spiega Pedevilla

Si tratta di una struttura molto flessibile. Infatti a giornate di relativa calma, con poche centinaia di chiamate, possono rapidamente seguirne altre decisamente più intense. “Abbiamo avuto una giornata con oltre 1’500 chiamate nel corso del giorno, che hanno portato quasi 114 ore di telefonata. Appena c’è una novità e c’è la percezione che vengano dati nuovi appuntamenti, automaticamente il picco aumento e bisogna avere pronta l’infrastruttura”, aggiunge Pedevilla. Sarà il caso, per esempio, quando una nuova fascia di popolazione sarà ammessa al vaccino, verosimilmente nelle prossime due o tre settimane.

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