Femminicidio di Lodrino
Coordinamento donne di sinistra: "Mancano tutele per le sexworker"
Immagine Rescue Media
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Redazione
un giorno fa
Il Coordinamento sottolinea la necessità di una "revisione normativa". Del tema si parlerà durante l'assemblea ordinaria di domenica.

L'omicidio di Lodrino "è l'ennesima riprova della crescente oggettificazione delle donne". Ne è convinto il Coordinamento donne della sinistra. "È chiaro, la professione di sexworker è una delle più vulnerabili, spesso esposta alla violenza fisica, psicologica ed emotiva, eppure ci si può interrogare seriamente se le tutele attuate finora siano adeguate", si legge in un comunicato. "Le donne che scelgono, o sono costrette, a lavorare nel sesso spesso non sono riconosciute come persone, ma come oggetti di consumo, le cui vite sono considerate meno importanti. Un sistema che consente questa condizione è un sistema che deve essere messo in discussione con urgenza".

Revisione normativa

Il Coordinamento lamenta l'assenza di regole che proteggano le donne che svolgono la professione di prostituta. "In Gran Consiglio è ferma dal 2019 una mozione che chiede una lotta risoluta contro il flagello della tratta di esseri umani, di cui 1/3 sono vittime della prostituzione. È necessario un cambiamento radicale, che parta da una revisione delle normative esistenti, ma anche da un impegno concreto a proteggere le sexworkers e a garantire loro l'accesso a diritti fondamentali, come la salute, la sicurezza e il rispetto della loro dignità umana".

Discussione in assemblea

Questi temi saranno discussi durante l’Assemblea ordinaria del Coordinamento, che si terrà domenica 2 febbraio, alle 15, presso Casa Marta a Bellinzona. Ospite per l'occasione Vincenza Guarnaccia, coordinatrice di ZonaProtetta, "che ci parlerà di Primis, ente che dal 2006 fornisce gratuitamente consulenza sociale, sanitaria e giuridica a lavoratrici e lavoratori del sesso nel Canton Ticino".